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    GLI EFFETTI DEL RIDIMENSIONAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO: AGOSTINO MIOZZO LASCIA IL RUOLO DA COORDINATORE DEL CTS PER LAVORARE CON IL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE: DOVRA' DEDICARSI AI PROBLEMI DELLA SCUOLA, SEGNATA DA CONTINUI APRI-E-CHIUDI, PER ORGANIZZARE LA RIPARTENZA IN VISTA DEL PROSSIMO ANNO - LA LETTERA DI COMMIATO IN CUI ELOGIA IL RITORNO IN AUGE DELLA PROTEZIONE CIVILE CON LA NOMINA DI CURCIO


     
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    AGOSTINO MIOZZO AGOSTINO MIOZZO

    Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"

     

    Agostino Miozzo lascia il Cts. Il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico ha deciso di lavorare con il ministro della Pubblica istruzione Patrizio Bianchi per dedicarsi ai problemi della scuola, segnata da un anno di pandemia e di nuovo chiusa per la risalita dei contagi. La decisione, concordata con Palazzo Chigi e con il ministro della Salute Roberto Speranza, è stata ufficializzata ieri con la lettera di dimissioni.

     

    agostino miozzo agostino miozzo

    In questi mesi Miozzo, per anni ai vertici della Protezione civile, non ha mai nascosto la convinzione che la didattica a distanza non fosse un buon rimedio per i ragazzi. Più volte i pareri del Cts, da lui orientati, hanno suggerito di tenere aperte le classi. Ma in alcuni momenti di massima allerta per la risalita dei contagi sono rimasti inascoltati. Dopo l'insediamento del governo guidato da Mario Draghi, Miozzo e Bianchi si sono incontrati più volte proprio per mettere a punto un programma che consenta - appena la curva epidemica tornerà in discesa - di riportare gli studenti in presenza.

     

    franco gabrielli fabrizio curcio 1 franco gabrielli fabrizio curcio 1

    E di organizzare la ripartenza anche in vista del prossimo anno, per non farsi trovare impreparati se la morsa del Covid-19 sarà ancora stretta. Il Comitato rimane una delle articolazioni di Palazzo Chigi e già oggi la Presidenza del Consiglio potrebbe decidere la nuova composizione. Il coordinamento dovrebbe essere affidato a Fabio Ciciliano, l'attuale segretario che sin dall'inizio della pandemia si è occupato di redigere i verbali.

     

    Confermata anche la presenza dei vertici dell'Istituto superiore di sanità e dell'Inail, così come dei rappresentanti delle Regioni. Ma soprattutto sarà ribadito che il Cts si muove d'accordo con la Protezione civile - dove ha la sede principale - in modo che ci sia un coordinamento per gli interventi sulla campagna vaccinale e su tutte le altre deleghe affidate al capo Fabrizio Curcio.

     

    DRAGHI ARCURI SPERANZA DRAGHI ARCURI SPERANZA

    Era stato il ministro Speranza, durante la relazione al Parlamento sul Dpcm entrato in vigore il 6 marzo scorso, a sottolineare che «la proposta di un portavoce per il Cts può essere considerata positivamente» così come volevano i partiti del centrodestra e come ieri è tornato a chiedere il leader della Lega Matteo Salvini. E dunque oggi si individuerà anche il componente che dovrà occuparsi delle eventuali comunicazioni, senza escludere che possa essere lo stesso coordinatore a farlo.

     

    fabrizio curcio fabrizio curcio

    Nella lettera inviata al presidente del Consiglio Draghi, a Speranza e a Curcio, Miozzo sottolinea come nelle ultime settimane ci sia stata «la decisa accelerazione e riorganizzazione della campagna vaccinale imposta dal nuovo commissario per la gestione dell'emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo supportato dal Capo dipartimento della Protezione Civile, Curcio, che ha, finalmente, riportato il sistema nazionale di Protezione civile alle sue originali competenze ed al ruolo della struttura istituzionalmente preposta al coordinamento della gestione delle crisi».

     

    protezione civile 2 protezione civile 2

    E dopo aver evidenziato che «nel tempo sono state progressivamente modificate le competenze ed il ruolo originale», concorda sulla necessità di una «sostanziale rivisitazione del suo mandato» e per questo dice di «considerare che anche il mio incarico di coordinatore possa ritenersi compiuto». Scrive ancora Miozzo: «Credo di potermi dedicare ora ad un'altra emergenza, quella scolastica, che, nel corso della pandemia, ha imposto una particolare attenzione viste le enormi e, per certi aspetti insormontabili, difficoltà nelle quali il mondo della scuola si è trovato.

     

    Il mondo della scuola ha sofferto moltissimo l'impatto della pandemia e continua a pagare un prezzo altissimo nell'attesa che l'emergenza arrivi ad una fase di controllo che consenta a più di dieci milioni tra studenti e personale docente e non di tornare alla normalità. Con l'esperienza maturata al Cts, cui si sommano i tanti anni di lavoro in Protezione civile, spero di poter dare un fattivo contributo a quel settore che considero strategico per la vita ed il futuro del nostro Paese».

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