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    AHI! TECH - ARRIVA MICROSOFT OFFICE ANCHE PER IPHONE


     
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    A cura di Andrea Andrei per Dagospia
    (Twitter: @andreaandrei_ )

    1 - MICROSOFT RENDE DISPONIBILE OFFICE ANCHE PER IPHONE

    Da "TechCrunch.com"
    http://tcrn.ch/12sWgu8

    MICROSOFT OFFICE PER IPHONEMICROSOFT OFFICE PER IPHONE

    Più che una vera e propria svolta, si potrebbe parlare di un piccolo ma significativo passo. Microsoft si è finalmente decisa a realizzare una versione di Office per iPhone.

    Ma l'azienda di Bill Gates ci va con i piedi di piombo. Infatti tutto lascia pensare che sia solo una prova, visto che l'app, almeno per ora, è disponibile solo negli Stati Uniti, ed è dedicata unicamente agli iscritti a Office 365, il servizio Cloud di Microsoft che prevede un abbonamento annuale da 99,99 dollari.

    Non solo, altra stranezza è che l'app è stata realizzata solo per lo smartphone di Apple e non per l'iPad, che invece si presterebbe molto meglio alla visualizzazione e alla modifica di documenti. Sebbene l'applicazione preveda queste funzioni sia per Word che per Excel e PowerPoint, il piccolo schermo di iPhone le limita molto.

    Bisognerà vedere se si tratta solo del primo passo verso una maggiore apertura nei confronti dei dispositivi di Cupertino e se, soprattutto, ne seguiranno degli altri.


    2 - FACEBOOK VUOLE CREARE LA PROPRIA VERSIONE DI GOOGLE READER

    Da "TechCrunch.com"
    http://tcrn.ch/19vHRAz

    FACEBOOK FEEDFACEBOOK FEED

    Google soffia Waze a Facebook? E Facebook risponde soffiandole Google Reader. Da quando l'azienda di Mountain View ha annunciato la chiusura del servizio a partire dal primo luglio prossimo, molti programmatori hanno cercato di svilupparne un degno sostituto. Finora, fra i più conosciuti si possono citare Reeder, Feedly, Digg, NewsBlur e Feedbin.

    Ma adesso pare che anche il social network di Zuckerberg voglia aggiungersi alla lista. Il programmatore Tom Waddington sostiene di aver trovato nel codice API di Facebook Graph dei riferimenti ai feed RSS. Questi ultimo potrebbero essere associati a un account del social network.

    E chissà che Google non debba pentirsi di aver pensionato il suo aggregatore.

     

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