1 - I PANNI SPORCHI SI LAVANO SUL PALCO
Gino Castaldo per "la Repubblica"
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Peccato che soluzioni di questo tipo se le possano permettere solo le star planetarie, ma sembra che per risolvere crisi coniugali non ci sia nulla di meglio che un disco e un tour mondiale negli stadi. Per festeggiare la ritrovata serenità di coppia, Beyoncé e suo marito Jay-Z si sono regalati "una notte al museo", un intero Louvre tutto per loro per il video Apeshit, dall' album con titolo esplicativo Everything is love.
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Ma è solo il terzo atto di una saga interminabile in cui i vizi privati diventano pubbliche virtù, e il confine tra arte e vita si assottiglia fin quasi a scomparire. Prima Beyoncé, che in questa storia fa la parte della buona, pubblicò l' album Lemonade, in cui non mancava di bacchettare il marito, accusandolo di tradimento. Passa del tempo e Jay-Z, nella parte del fedifrago pentito, si profonde in scuse, ovviamente con un disco, 4: 44: «Un uomo che non si prende cura della propria famiglia non può essere ricco», dice in pubblico facendo breccia nel cuore della moglie, che lo perdona.
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Come? Ma ovviamente con un disco, realizzato insieme, e lo firmano come The Carters, dal vero nome di Jay-Z, Shawn Carter. E del resto i due iniziano il loro kolossal da stadio (a Milano e Roma il 6 e 8 luglio) tenendosi per la mano. Dicono tutto quello che c' è da dire, il loro orgoglio, la ricchezza smodata, il lusso, parlano di amore come massima forma di perdono, appunto, e il marito redento può tuonare di nuovo, arrogante e dilagante, sfottendo il Super Bowl dove non è voluto andare perché gli stadi li riempie per conto suo, che i Grammy sono stati una beffa, che possiede un orologio Richard Mille da 250 (forse 250.000 dollari?).
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In questo dire senza pudori, in questo sbeffeggiare e lanciare spacconate c' è ovviamente molto della cultura hip hop, dove il confine tra arte e vita è per definizione poco netto.
kim kardashian e kanye west
Come sa bene il suo amico fraterno Kanye West che sulla copertina del suo ultimo disco Ye ci ha stampato la dichiarazione della presunta malattia bipolare, dialogando anche lui a distanza con la moglie Kim Kardashian, che a confondere la vita privata con quella pubblica ci è abituata fin da piccola, almeno da quando O. J. Simpson, in fuga dalla polizia, minacciò di suicidarsi proprio nella sua stanzetta di bambina.
Anche Kanye e Kim giocano a interpretare parti precise nel grande gioco della commedia umana, lui apparentemente fuori controllo, sopra le righe e lei rassicurante e impegnata.
KIM KARDASHIAN KANYE WEST 1
La posta in gioco continua a essere la confusione tra arte e vita, dove le vicende personali diventano gesto artistico e viceversa, un gioco che viene da molto lontano, almeno dalla fine degli anni Sessanta, quando irriverenti personaggi come Serge Gainsbourg capirono le maliziose potenzialità di queste sovrapposizione.
john e yoko a new york
I maestri, i più estremi e ispirati sperimentatori dell' idea della coppia come opera d' arte da esibire furono John Lennon e Yoko Ono. Mentre l' unità dei Beatles cominciava a sgretolarsi, John arrivò a teorizzare un' idea semplice e geniale, ma per la quale ci voleva una buona dose di coraggio: i media ci seguono ovunque, pensava, sono invadenti e aggressivi, registrano qualsiasi cosa facciamo, e allora invece di combattere questa invasione proviamo a ribaltarla a nostro favore, per diffondere i messaggi che ci interessano.
yoko e john con il certificato di matrimonio
La loro vita privata diventò un romanzo pubblico. Il 25 marzo del 1969 convocarono la stampa internazionale annunciando che per festeggiare la loro luna di miele avrebbero ricevuto tutti dal loro letto nella camera dell' Hilton di Amsterdam.
Arrivarono in massa, convinti di trovare qualsiasi cosa, amore libero, nudità, scandalo, e invece trovarono John e Yoko che parlavano di pace e di amore, che tuonavano contro la guerra in Vietnam e che nel secondo bed-in, in maggio a Montreal, inventarono lì per lì una nuova canzone pacifista, Give peace a chance.
Un gesto d' arte, una coppia che gettava il privato in pasto al pubblico pur di affermare la pace. E almeno in un pezzo l' hanno fatto anche Beyoncé e Jay-Z. Nel finale di Summer hanno inserito la voce di Damian Marley, il figlio di Bob che predica l' amore universale.
L' amore esprime se stesso come forma di perdono e compassione, canta. E anche qui il messaggio vale doppio, per il marito adultero e per il mondo intero.
2 - AL BANO: "ROMINA E IO COSÌ POP, MA QUELLA ERA LA NOSTRA VERA VITA"
Silvia Fumarola per "la Repubblica"
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Vuole dirmi che in America hanno Beyoncé e Jay-Z e qui in Italia ci siamo io e Romina, quindi ognuno ha quello che si merita?». Al Bano ha il dono dell' ironia e non si sottrae. La coppia pop per eccellenza è una sola. Lo sa. Nozze con Romina Power nel 1970, separazione, reunion. Ma per il pubblico, coppia per sempre.
Che effetto fa?
«Più che preoccuparmi di cosa pensano gli altri, posso dire che abbiamo vissuto la nostra vita fino in fondo. Ho sempre pensato: "Domani è un altro giorno", una pagina dietro l' altra».
Una vita vissuta con milioni di persone, su e giù dal palco.
albano e romina
«Per me ha sempre prevalso il lato privato rispetto a quello artistico. Abbiamo incuriosito il pubblico, che ci ha scelto. E mi stupisco che sia ancora così legato a noi».
Com' è nata la coppia con Romina sul palco?
« Per caso. Ero solista, poi nel 1975 abbiamo inciso Dialogo, un successo in Spagna in Centro e Sudamerica. Giorni fa ho incontrato un gruppo dell' Ecuador a Porto Cervo, ancora se la ricordavano. Neanche Felicità ha avuto quell' impatto » .
Perché lei e Romina continuate a fare notizia?
ALBANO E ROMINA A MOSCA
«Mah. Per tutto: il legame, i vestiti, gli atteggiamenti, le voci. È un intreccio pubblico/privato che genera curiosità»
Una curiosità che la porta da 48 anni in copertina. Ora i titoli sono sul "triangolo".
«Questa speculazione sul triangolo non mi piace. Non ho mai preso in giro il pubblico e vedere che lo fanno certi giornali non mi piace. Mai chiesto interviste ma mi ritrovo i titoli. Non voglio fare notizia così».