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    E POI DICI CHE GLI ITALIANI VOTANO SALVINI - L’INCREDIBILE STORIA DI UN ROM, CON PRECEDENTI PER FURTO, CHE RUBA UNA MACCHINA, NON SI FERMA A UN POSTO DI BLOCCO E SCAPPA - UN POLIZIOTTO SPARA ALLE GOMME MA COLPISCE IL LADRO DI RIMBALZO, ALLA SCHIENA - COME E’ FINITA? CHE L’AGENTE E’ STATO CONDANNATO A 9 MESI DI CARCERE E IL CRIMINALE HA OTTENUTO 60 MILA EURO DI RISARCIMENTO - LA STORIA


     
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    Mario Giordano per “la Verità”

     

    LADRO DI AUTO LADRO DI AUTO

    Macché censimento. Solo risarcimento. Rassicurate i Saviani piangenti, tranquillizzate le Boldrini frementi: il rom che ruba oggi in Italia non viene censito. Viene solo risarcito. Dal ministero dell' Interno. Ovviamente con i soldi dei contribuenti. E così dopo aver passato giorni a indignarci perché qualcuno vuole controllare i campi nomadi (cattivista! cattivista!), dopo aver sventolato in tv le leggi razziali (fascista! fascista!) ed evocato Auschwitz e le deportazioni (razzista!), possiamo finalmente chiudere una giornata senza dover far scattare l' allarme democratico: contrordine compagni, in Italia non è cambiato ancora nulla. Gli unici a essere discriminati, come sempre, sono gli agenti di polizia.

     

    Il bonifico (60.000 euro) è partito nei giorni scorsi. Moneta sonante, tolta dalle nostre tasche, e finita direttamente in quella di un rom, ladro in modo acclarato. Si chiama Magaiber Sulejmanovic, è un disoccupato, irregolare, vive di espedienti e furti da sempre, ma è stato premiato dallo Stato italiano per un fatto preciso: quattro anni e mezzo fa, precisamente il 15 dicembre 2013 a Torino ha rubato un' auto, una Fiat Punto Turbo. Non contento di averla rubata, poi, si è messo a correre per le strade della città, fino a quando, uscendo da un distributore di benzina, è incappato in un posto di blocco. Che cosa fa una persona perbene quando incappa in un posto di blocco? Normalmente accosta. Si ferma. Mostra i documenti.

    LADRO DI AUTO LADRO DI AUTO

     

     Il rom ladro invece no: lui accelera, forza il blocco, scappa, con l' auto rubata mette a repentaglio la vita degli agenti e degli altri automobilisti. E alla fine, per tutto ciò, viene ricompensato con un premio da 60.000 euro. Soldi nostri, ça va sans dire.

     

    CHI RUBA È PREMIATO

    Ma sicuro: chi ruba e scappa viene premiato, il poliziotto che lo insegue invece viene punito. Quest' ultimo si chiama Andrea C. e ha una colpa grave: quella sera anziché rubare una Punto, non ha rubato. Punto. Capite la differenza? E capite che affronto?

     

    Non vi sembra meritevole di un castigo esemplare? Inoltre Andrea non è irregolare, ma porta la divisa dello Stato; non vive di furti e espedienti, ma si guadagna la pagnotta facendo i posti di blocco. Quel 15 dicembre probabilmente faceva molto freddo. Chissà, magari pensava alla sua famiglia, a quando sarebbe tornato a casa. Ha visto la Fiato Punto che correva all'impazzata. A bordo poteva esserci chiunque: assassini, terroristi. Ha intimato l' alt.

    LADRO DI AUTO LADRO DI AUTO

    Quello non si è fermato. Lui ha sparato. Ha sparato, capite? Così, senza nemmeno avere il buon senso di farsi prima ammazzare.

     

    Si badi bene: il poliziotto Andrea C. non ha sparato alla persona. Macché. Ha sparato alle gomme. Ma un proiettile, rimbalzando, ha colpito il ladro in fuga. Alla schiena. Il ladro si è presentato a processo, ha detto che ha avuto problemi al piede sinistra e alla vescica.

    Ha dovuto utilizzare le stampelle. Ha ottenuto il risarcimento. 60.000 euro.

     

    Pagati dallo Stato perché il colpevole è il poliziotto. Di più: il poliziotto, è considerato a tal punto colpevole che per quello sparo è stato condannato a 9 mesi di carcere. Solo 2 mesi in meno del rom ladro. Guardie e ladri. A conti fatti, con questa giustizia, da che parte conviene stare?

     

    salvini sull aereo militare verso la libia salvini sull aereo militare verso la libia

    il poliziotto rischia La risposta non è difficile, con buona pace dell' indignazione saviana. Se tu sei un poliziotto che sta facendo il suo dovere, se sei dalla parte della legge, se sei nel freddo della notte torinese a fare un posto di blocco, rischi di beccarti una punizione più o meno uguale di quella di un rom irregolare che invece va in giro, per la medesima notte di Torino, a rubare auto e a infrangere la legge. Come se non bastasse, il rom si becca pure il risarcimento di 60.000 euro (ne aveva chiesti addirittura 976.000, pensate un po' che coraggio) mentre il poliziotto resta con la sua paga da fame.

     

    Eppure siamo sicuri che se qualcuno provasse a chiedere un censimento delle idiozie di questa vicenda, interverrebbe qualche solone a dire che si rischia il razzismo. A me sembra invece che si rischia, soltanto, la follia. Perché se un poliziotto non può sparare (alla gomma) di un' auto che forza un posto di blocco, alla fine viene da chiedersi: ma perché diavolo facciamo ancora i posti di blocco? Aboliamoli.

    suk degli zingari suk degli zingari

     

    E se un poliziotto viene punito perché cerca di bloccare un ladro che non si ferma all' alt, alla fine viene da chiedersi: ma perché diavolo ci sono ancora i poliziotti? Diamo il Paese direttamente in mano ai rom che commettono reati, così anche Roberto Saviano è contento e nessuno è costretto a evocare le leggi razziali. Hai rubato un' auto? Bravo. Stai scappando? Bravissimo. Sei irregolare? Perfetto. Vivi solo di furti? Meraviglioso.

    Capito caro Matteo Salvini? Nel campo nomadi, altro che censimento: facciamoci un monumento. E non si badi a spese, si capisce. Tanto paghiamo sempre noi.

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