Da “il Venerdì - la Repubblica”
Al Policlinico Federico II di Napoli, a quanto pare, i cerotti non servono solo per le ferite.
Cinquant' anni dopo la messa in opera di migliaia di infissi, infatti, gli spifferi dell' ospedale hanno cominciato a minacciare la salute dei pazienti, specie di quelli ricoverati nei letti più prossimi alle finestre. Anna Iervolino, manager della struttura, ha promesso: «Mitigheremo gli spifferi».
POLICLINICO FEDERICO II DI NAPOLI
La colpa è delle guarnizioni allentate, dei materiali invecchiati, dei vetri spessi mezzo centimetro e incapaci, quindi, di sostenere l' irruenza delle intemperie. Ma allora come si fa? Considerata l' impossibilità, come sottolineato da Iervolino, di sobbarcarsi la sostituzione delle finestre, l' alternativa più logica sarebbe ripararle.
Peccato che quelle guarnizioni e quei materiali, considerati d' avanguardia negli anni sessanta, non siano più in commercio. Qualcuno, specie nel padigliono 9B, reparto di Ginecologia e Ostetricia, ha tentato di usare delle lenzuola nel tentativo fai da te d'impedire a pioggia e freddo d'infilarsi nelle stanze, ma non si può, e il personale medico le ha rimosse immediatamente.
POLICLINICO FEDERICO II DI NAPOLI - GLI SPIFFERI COPERTI CON I CEROTTI
Ecco allora che nel luogo in cui si guariscono le persone e si ricuciono le ferite, non resta altro da fare che impiegare quello che c' è: i cerotti, appunto. Così, le traversine delle accidentate finestre sono state medicate per bene. Peccato che ai pazienti la curiosa cura non sia piaciuta.