1 - LA JUVE, RONALDO E IL MONUMENTO CHE DOVREBBERO FARE A CARESSA
Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
aldo grasso
Juve + CR7 + Fabio Caressa: impresa pazzesca, Atletico ribaltato. Ha vinto la Juve, ha vinto Ronaldo ma soprattutto ha vinto il telecronista Caressa che dal primo all' ultimo minuto ha risospinto i nostri eroi con un'enfasi che non conoscevamo, con una partecipazione insospettabile in un tifoso romanista.
A un certo momento, al terzo gol di Ronaldo, Caressa è salito sul «predellino», Bergomi, è diventato monarchico, più di Emanuele Filiberto: «Viva il re! Ronaldo è un re, un super campione! Ha fatto la differenza sin dal riscaldamento! Il portoghese è semplicemente un mostro! Super anche Bernardeschi, ha fatto una partita eccezionale. Anche l' appoggio dello stadio non è mancato. Una Juve incredibile fa il miracolo. Una grandissima Juve: questo è l' abbrivio giusto per arrivare fino in fondo, sino alla finale!».
FABIO CARESSA
Lontani i tempi in cui la Juve chiedeva la testa del telecronista (lo ha raccontato Caressa stesso in un incontro all'università Bocconi di Milano), da ieri gli erigerà un monumento aere perennius. Tonificato dallo scherzo orchestrato con le Iene ai danni della moglie Benedetta Parodi, Caressa si è abbandonato all'epica più corriva, con quegli incipit liceali scritti a tavolino.
È vero che anche i più bravi eccedono, è vero che Riccardo Trevisani e Daniele Adani, una coppia collaudata che sa raccontare calcio e regalare emozioni come pochi sanno fare, al 2 a 1 di Inter- Tottenham hanno trasceso in partecipazione, ma l'estasi e il rapimento con cui ha raccontato la Juve, Caressa non li aveva riservati nemmeno alla Nazionale italiana.
FABIO CARESSA
E quando il «mostro» CR7, a fine partita, è andato a esultare insieme ai compagni sotto la curva dei tifosi bianconeri, mimando il gesto tanto discusso che Simeone aveva fatto all'andata dopo il vantaggio di Gimenez, Caressa ha commentato: «Tambien aqui tenemos huevos». E per non sbagliarsi ha stretto quelli di Bergomi.
2 - IL TIFO CONTRO È LEGITTIMO COSÌ COME ESULTARE IN TV
Lettera al “Corriere della Sera”
Caro Aldo, partita galattica quella di Ronaldo e della Juventus guidata da Allegri, che ha rifilato tre goal a Oblak, il portiere slovacco. Tutto perfetto? No, molte e affilate le critiche, sui social, a Fabio Caressa, nel mirino non solo per il tono della telecronaca, volta a esaltare il predominio dei campioni d' Italia, ma anche per molte scelte, giudicate dai telespettatori non tutti juventini, eccessive. Al termine, il telecronista-tifoso ha chiesto scusa alla moglie, confessando di amare perdutamente Ronaldo. Cosa dirà se, il 1° giugno, i bianconeri giocheranno, e vinceranno, la finalissima, a Madrid?
I MEME SU FABIO CARESSA
Pietro Mancini
Risposta di Aldo Cazzullo
Caro Pietro, Considero il calcio il grande romanzo popolare italiano. E considero Fabio Caressa, con Pierluigi Pardo, il giornalista che meglio riesce a trasmettere le emozioni che il calcio suscita. È accaduto anche martedì sera: la telecronaca di Sky ha saputo restituire l'atmosfera dello stadio di Torino, il clima di speranza e di esaltazione del popolo bianconero. Certo, non era un sentimento condiviso da tutti.
aldo cazzullo
I telespettatori di Juve-Atletico possono dividersi in tre categorie. Prima: gli juventini, passati dallo scetticismo alla gioia inattesa, che è sempre una delle sensazioni più belle. Seconda: i non juventini, che erano lì per il piacere dello spettacolo e la curiosità di vedere come andava a finire, combattuti tra l' italianità che spinge molti - non moltissimi - a tifare comunque per le squadre del nostro Paese, e l' antipatia per la squadra che vince quasi sempre. Terza: gli anti-juventini, che hanno tifato contro, e non potendosela prendere con Ronaldo se la sono presa - ingiustamente - con Caressa.
FABIO CARESSA
Il tifo contrario, caro Pietro, non è il più nobile dei sentimenti, ma è perfettamente legittimo. A volte dà più soddisfazione veder perdere il rivale che vincere. Al Palio di Siena ci sono contrade che corrono appunto non per vincere ma per far perdere la contrada nemica. Alla vigilia della finale di Champions del 2010, Inter-Bayern, chiesi a Fedele Confalonieri per chi avrebbe tifato.
Mi rispose: «Senta, io andavo a vedere il Milan di Nordhal, con Silvio e suo padre: tram fino a piazzale Lotto, poi a San Siro a piedi. Ho seguito il Milan in B, ho visto la Cavese espugnare il nostro tempio. E vuole che tifi Inter?». Purtroppo per lui, l'Inter vinse. I più sottili tra gli anti-juventini martedì sera hanno tifato Ronaldo, pregustando la gioia maligna di vederlo perdere la finale; quando fa molto più male.
FABIO CARESSA FABIO CARESSA FABIO CARESSA MEME SU FABIO CARESSA