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    METTETE IL MICROFONO IN MANO ALLE DONNE - ALDO GRASSO: “LA TELECRONACA DEL MATCH DI CALCIO FEMMINILE, JUVE-FIORENTINA, ERA INIZIATA MALE. CON GAIA BRUNELLI PURO STILE CARESSA, RETORICO, SCRITTO A TAVOLINO, INUTILMENTE ENFATICO. POI LE COSE SONO ANDATE MEGLIO. ERA AFFIANCATA DA MARTINA ANGELINI - ANCHE LORO NON STANNO ZITTE UN MINUTO MA IL RINNOVAMENTO È NELLE LORO MANI…”


     
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    Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”

     

    GAIA BRUNELLI GAIA BRUNELLI

    Hanno vinto anche con le donne. Per fortuna, hanno vinto le donne. È stata una giornata storica quella dell' Allianz Stadium per il calcio femminile e per la Juventus che ha vinto il big match contro la Fiorentina. Una vera e propria festa dello sport celebrata di fronte a quasi 40 mila spettatori, record assoluto per una partita tra ragazze disputata in Italia, che dimostra ancora una volta come il movimento, grazie anche all' impegno di Sky Sport, stia crescendo in maniera esponenziale. E la telecronaca? Possiamo parlare di una svolta al femminile? L' incipit iniziale di Gaia Brunelli faceva temere il peggio: era in puro stile Caressa, retorico, scritto a tavolino, inutilmente enfatico.

    MARTINA ANGELINI MARTINA ANGELINI

     

    Poi le cose sono andate meglio. Brunelli era affiancata da Martina Angelini, mentre a bordo campo c'era Alessia Tarquini (di sé dice: «Dopo una vita da inviata e a bordo campo, sopporta Fabio Caressa e i suoi ospiti allo Sky calcio club. Cura gli speciali Storie di Matteo Marani e adesso si occupa anche di calcio femminile»).

     

    In passato, con Rai Sport le cose non erano andate troppo bene: partite usate come «tappabuchi» e soprattutto grandi lamentele perché «i commentatori Rai si ostinano a non imparare nomi e ruoli delle giocatrici (fa folclore!)». Brunelli e Angelini non sbagliano un nome, hanno confidenza con le giocatrici (problema linguistico: Brunelli ha detto «un difensore» riferendosi a un'atleta in campo; bisognerà dire «difenditrice»?), conoscono persino le date dei loro prossimi matrimoni.

    GAIA BRUNELLI GAIA BRUNELLI

     

    Anche loro, come i maschi, non stanno zitte un minuto (chissà da cosa dipende questa paura del silenzio, questa disaffezione nei confronti dei rumori d' ambiente), ma almeno si concedono qualche frivolezza («noi siamo troppo romantiche»). Il rinnovamento delle telecronache è nelle loro mani: alla faccia di chi sostiene che le donne non capiscono niente di calcio.

    MARTINA ANGELINI MARTINA ANGELINI

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