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    “LO RIFACCIAMO?” – VIOLENTANO IN TRE UNA 19ENNE, FILMANO TUTTO CON IL TELEFONINO E POI LE MANDANO IL VIDEO CON LA RICHIESTA DI VEDERSI ANCORA: ARRESTATI TRE RAGAZZI DELLA CATANIA BENE - LA GIOVANE AMERICANA, IN ITALIA DA TRE MESI, ERA OSPITE DI UNA FAMIGLIA PER LA QUALE FACEVA LA BABY SITTER – IL RACCONTO AGGHIACCIANTE DELLO STUPRO: DOPO ESSERE STATA SPINTA SUL SEDILE POSTERIORE DELL’AUTO, LA RAGAZZA AVREBBE TENTATO DI NASCOSTO DI CHIAMARE IL 112, MA...


     
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    NATALE BRUNO per repubblica.it

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    Violentata in una strada buia vicino piazza Europa a due passi dal salotto buono della città. Vittima di violenze di gruppo una giovane americana di 19 anni che a Catania, da tre mesi, era ospite alla 'pari' di una famiglia per la quale faceva la baby sitter.

     

    Accuse infamanti per tre giovani della città bene: Roberto Mirabella di 20 anni, Salvatore Castrogiovanni e Agatino Spampinato tutti e due di 19 anni. Sono stati arrestati per violenza sessuale di gruppo: i tre sono stati fermati dai carabinieri della stazione di piazza Verga lo scorso 21 marzo, sottoposti ad interrogatorio di garanzia sono stati rinchiusi nel carcere di piazza Lanza su disposizione del gip che ha convalidato il fermo ed emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere.

     

     

    La ragazza americana che non parla italiano, ma comprende perfettamente la lingua, nella tarda serata dello scorso 15 marzo insieme con un'amica, in un bar di via Teatro Massimo, è stata avvicinata dai tre giovani che si sono intrattenuti con lei dopo che era rimasta da sola. Dopo averle offerto da bere l'hanno convinta a spostarsi in un altro bar della zona. Una volta in strada si sono avvicinati con una banale scusa alla loro auto e l'avrebbero obbligata a salire. Sarebbe iniziato così l'incubo per la giovane.

     

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    Uno dei tre le avrebbe intimato di stare zitta ed afferrandola per un braccio l'ha spinta sul sedile posteriore. La ragazza, confusa e spaventata, avrebbe tentato di nascosto di chiamare il 112, ma uno dei tre giovani glielo ha impedito.  Fermata l'auto in un luogo appartato vicino piazza Europa, i tre giovani abusavano sessualmente a turno della vittima, riprendendo le fasi della violenza con i loro telefonini.  Dopo una notte di comprensibile sofferenza, il giorno seguente, dopo aver parlato al telefono con la madre e la sorella che la spingevano a denunciare immediatamente quanto le era accaduto, la ragazza chiedeva aiuto alla famiglia che la ospitava che a sua volta, sentiti i fatti, contattava un amico che presta servizio nei carabinieri.

     

    La vittima, ascoltata dai militari della stazione di Piazza Verga, denunciava tutto ai militari che, coordinati dal magistrato di turno della Procura e dai magistrati del pool specializzato nei reati riguardanti la violenza di genere, ricostruivano minuziosamente quando raccontato dalla ragazza, identificando i tre violentatori. I militari hanno acquisito alcune registrazioni audio-video fatte dalla ragazza all'interno del bar, e un video inviatole, sul suo profilo social, la mattina successiva, da uno degli autori della violenza, che la invitava ad un nuovo incontro. Atti d'accusa nei confronti dei tre.

     

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    STUPRO A CATANIA

    Da www.ilmattino.it

     

    L'avrebbero violentata a turno dentro un'auto, riprendendo tutto con il telefonino. Tre giovani sono stati fermati dai carabinieri di Catania per violenza sessuale di gruppo nei confronti di una 19enne straniera. Gli abusi sono stati commessi il 21 marzo scorso in un'auto dopo che la vittima era stata accompagnata a bere nei locali della 'movidà della città e ripresi dai tre coi loro telefonini.

     

    carabiniere carabiniere

    Sono stati identificati grazie a un video che la ragazza aveva girato con loro in un locale del centro e da quello inviatole l'indomani da uno dei violentatori che la invitava a uscire ancora insieme.

     

    Il fermo è stato emesso dalla Procura di Catania nei confronti di Roberto Mirabella, di 20 anni, Salvatore Castrogiovanni Agatino Spampinato, di 19, e poi convalidato dal Gip che ha disposto per i tre la detenzione cautelare in carcere. La vittima è una 19enne statunitense che da circa tre mesi era a Catania come babysitter alla 'parì in una famiglia.

     

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    Nella tarda serata del 15 marzo (e non del 21, giorno in cui è stato eseguito il fermo), insieme a un'amica, in un bar di via Teatro Massimo, zona della 'movidà nel cuore della città, è stata avvicinata dai tre che si sono intrattenuti con lei dopo che era rimasta da sola. Dopo averle offerto qualche drink, l'hanno convinta a spostarsi in un altro bar della zona e poi, una volta in strada, l'hanno costretta a salire con violenza sul sedile posteriore di un'auto e sono andati via fino a raggiungere un posto isolato del lungomare, vicino piazza Europa. Lì i tre hanno abusato a turno della vittima, riprendendo le fasi della violenza con i loro telefonini. Uno di loro l'ha bloccata mentre stava chiamando il 112 per lanciare l'allarme.

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    Il giorno dopo la vittima, al telefono, ha raccontato tutto alla madre e la sorella che l'hanno spinta a denunciare. È stata la famiglia in cui era ospite a contattare un amico carabiniere che l'ha portata nella caserma di piazza Verga a presentare un esposto. La 19enne è stata sentita dai magistrati del pool della Procura di Catania specializzato nei reati riguardanti la violenza di genere. I militari dell'Arma hanno acquisito alcune registrazioni audio-video fatte dalla ragazza all'interno del bar e un video inviatole sul suo profilo social la mattina successiva da uno degli autori della violenza che la invitava ad un nuovo incontro e identificati così i tre fermati.

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