Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"

grande fratello 1

Sei mesi sono una follia, sei mesi rinchiusi nella Casa del Grande Fratello a discutere, litigare, intrecciare e disfare storie, sei mesi a progettare «percorsi», a leccarsi «ferite», a chiedere «scusa»! In sei mesi il già povero lessico degli inquilini superstiti si è ancora di più impoverito, sfiancato dalla convivenza forzata e dall’esasperazione.

grande fratello 4

Non si capisce più cosa sia diventato il Grande Fratello , se un esperimento per trasformare gli umani in topi da laboratorio o una «filosofia di vita», senza obbligo di riflessione, senza doversi preoccupare di salvare il mondo o, ancora, una sottile perversione circa il guardare, includendo chi guarda in ciò che guarda. Chi guarda da fuori finisce per diventare un ospite della Casa?

grande fratello 3

Questa edizione era nata all’insegna della lotta contro il trash che il campione del perbenismo televisivo don Alfonso Signorini, insieme con la sua compagna di viaggio, la «contessa» (è aristocratica vero?) Cesara Buonamici, avrebbero dovuto affrontare a spada tratta. La lotta dev’essere stata così apprezzata che dopo l’esperienza quasi silente di opinionista, Buonamici diventerà nientemeno che «direttore ad personam», qualunque cosa voglia dire, del Tg5.

grande fratello 4

[…]

Ormai gli inquilini, sofferenti di arsura mentale, non sono più persone ma figure da affresco metatelevisivo, pantografie, immagini proiettate sulle nubi del web.

grande fratello 2

[…] L’esperimento del Grande Fratello , ormai sgangherato laboratorio dell’errore e dell’orrore, ci dice che la normalità ha preso il posto della norma, che l’ombra (simulacro o inconsistenza, non importa) sta sostituendo l’uomo reale, che la credulità è l’ultima religione di questo regno delle ombre.

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