1 – Freccero, le imitazioni e quella forza della «sindrome Zelig»
Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
carlo freccero
Non era Marco Castoldi, in arte Morgan, quel signore che giovedì sera ha raccontato i Queen, prima della messa in onda dello storico concerto di Montreal del 1981. No, non era Morgan, era il direttore di Rai2 Carlo Freccero, con baffi e un' appariscente parrucca. Dopo l' exploit della presentazione di Ultimo Tango a Parigi (gli ultimi reduci del Circolo Calamandrei di Savona si rimbalzano ancora le ominose parole di presentazione: «Una storia di amore e morte nella Parigi malinconica e decadente degli anni 70»), Freccero ha deciso di freccerizzare la rete.
morgan
Daniele Luttazzi non andrà mai in onda; in onda ci sarà Freccero travestito da Luttazzi. Anche per la presentazione del concerto di De André al Brancaccio Freccero si trasformerà in Dori Ghezzi. La gente che lo incontra ogni mattina, quando il direttore lascia il Residence Prati per raggiungere Viale Mazzini, s' intimorisce al suo passaggio sentendolo sempre ripetere che l' umano è nell' imitazione.
FRECCERO E ALESSANDRO DI BATTISTA
Freccero ha fatto della «sindrome Zelig» la sua forza stupefacente: è il potere del simulacro e il simulacro è il luogo dove l' assenza soggioga. Ieri situazionista, oggi sovranista: replica il mondo e al tempo stesso lo assoggetta alla furia combinatoria. Carlo Freccero assume le sembianze delle persone con cui entra in contatto: a pranzo con Di Battista spiega a Di Battista come essere Di Battista; con il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano parla il sangiulianese; al presidente Foa spiega come si fabbricano notizie al servizio dei governi ed elogia Putin.
aldo grasso
Quando frequentava Boncompagni, cui presto renderà omaggio travestendosi da Boncompagni, era in buona compagnia. Con i carcerati sostiene di essere prigioniero, con gli euroscettici di essere uno scettico blu. Un anno senza stipendio («Non sono pagato, ma mi ripagherò con le risate che mi regaleranno gli Anzaldi»), un anno da cigno nero. Sarà un anno stupendo.
2 – RAI 2 TRASMETTE LO SPECIALE SU BEPPE GRILLO PROTESTA IL PD
Renato Franco per il “Corriere della Sera”
Il G-Day è fissato per lunedì, in un gioco di rimandi tra teatro e tv. Al Dal Verme di Milano arriva lo spettacolo «Insomnia (Ora dormo! )»; su Rai 2, cosa che suscita la reazione indignata del Pd, lo speciale C' è Grillo . Si potesse fare zapping tra live e registrato verrebbe fuori l' istantanea della carriera artistica di Beppe Grillo, il com' era coniugato al com' è. Da una parte il racconto di 40 anni da comico; dall' altra l' ultimo show teatrale (già partito con il tour in autunno).
beppe grillo no tav
Grillo ha speso poco per la scenografia, solo un letto, lui in versione santone assonnato, ieratico, capelli e barba da guru. Interessante quanto ha detto del M5S nelle date precedenti: «Ero a capo di un' arca di Noè che imbarcava tutti: attivisti e non, dissidenti e non. Il movimento prendeva forma e io mi sono ritrovato leader. È che io scherzavo ma ti prendono sul serio e ora mi trovo che non posso dire che non è vero un c...». Il letto, anche se non dello psicanalista, rivela il nostro (in)conscio.