Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
ALDO GRASSO
Vorrei essere governato da una persona che non dà del tu a Barbara D'Urso (ce n'era uno, l'hanno disarcionato). Sarà difficile, perché i leader dei partiti che sono andati nel salotto della D'Urso si sono abbandonati, senza distinzioni, a toni confidenziali, si sono lasciati cullare dal suo tono intimistico, hanno sorriso complici alle sue domande: «Sì, però scusami presidente», «Dicci la verità», «Dimmi, dimmi», «Scusami se mi permetto», «Fai un appello, segretario».
Non è il caso di fare gli schizzinosi o appellarsi a una presunta grammatica politica. D'Urso fa il suo mestiere e lo fa anche bene: esige che l'ospite si rivolga alla sua spettatrice ideale, «la comare Cozzolino di Laurenzana», versione in minore della casalinga di Voghera. Il tu confidenziale diventa così una visione della vita, una morale.
barbara durso nicola zingaretti 5
Quando la politica insegue la tv (con l'apporto dei social) succede che anche la politica si trasformi nel trash più collaudato. Come abbiamo potuto constatare in questi anni, il travaso dal populismo televisivo a quello politico è stato immediato e devastante e i programmi che coltivano il populismo e la sua rivalsa sono ormai tanti. Purtroppo, non si governa con il «live sentiment» né con il tu. Si governa solo con il lei, con il senso di responsabilità nei confronti dei problemi reali.
RENZI DURSO Matteo Renzi e Barbara Durso durso e di maio e salvini