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    ALE-DANNO AL VERDE - BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA AL COMUNE DI ROMA: ARRESTATI DUE DIRIGENTI E TRE DIPENDENTI DEL DIPARTIMENTO TUTELA AMBIENTALE, UNA AI DOMICILIARI, 30 PERQUISIZIONI - L’INCHIESTA NASCE SU UN CONTRATTO DA 33 ANNI A CANONE ZERO DEL COMUNE, PENSATO PER FAR SVILUPPARE AI PRIVATI IL VERDE PUBBLICO: 400 MLN € DI FIDEIUSSIONI, ZERO RISULTATI - TRA I “PUNTI VERDI” SOTTO OSSERVAZIONE, QUELLO DIRETTO DA LUCIA MOCKBEL, SORELLA DEL FASCIO FACCENDIERE GENNARO, IN PRIGIONE PER IL CASO TELECOM-FASTWEB…


     
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    Maria Elena Vincenzi per www.repubblica.it

    GIANNI ALEMANNOGIANNI ALEMANNO LAVORI A PARCO FERONIALAVORI A PARCO FERONIA

    Blitz della guardia di finanza in Comune, perquisizioni a tappeto. L'operazione è scattata dopo la denuncia alla Procura della Repubblica da parte del Dipartimento Tutela ambientale e del verde per presunti illeciti. Da questa mattina gli agenti stanno effettuando diversi controlli nelle sedi dello stesso Dipartimento a Porta Metronia e sulla circonvallazione Ostiense, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Roma sui punti verde qualità, zone gioco all'interno dei parchi della città, che il Comune ha dato in gestione ad aziende private. La guardia di finanza ha già notificato provvedimenti dell'autorità giudiziaria a carico di sei dipendenti del Dipartimento Tutela ambientale.

    In carcere sono finiti Stefano Volpe, Massimo Dolce e Marco Bernardini. Ai domiciliari invece Annamaria Parisi. Due degli arrestati, Volpe e Parisi, sarebbero dirigenti comunali. Le perquisizioni effettuate dalla Guardia di finanza sono state circa trenta e sono state eseguite non solo presso il Dipartimento ambiente ma anche in altri uffici capitolini.

    IL CANTIERE FERMO DEL PARCO FERONIAIL CANTIERE FERMO DEL PARCO FERONIA IL CANTIERE NON ULTIMATO DEL PARCO FERONIAIL CANTIERE NON ULTIMATO DEL PARCO FERONIA

    L'inchiesta, aperta dalla procura di Roma sulla base di diversi esposti arrivati negli ultimi mesi, è una matassa complicata, tanto da essere stata delegata a magistrati di due gruppi diversi (quello dei reati contro la pubblica amministrazione e quello per la lotta alla criminalità economica) in cui sembra esserci di tutto. Dal punto di vista politico, ma anche da quello giudiziario.

    La vicenda riguarda un contratto di 33 anni, a canone zero, per cui il Campidoglio
    figura anche come fideiussore per i finanziamenti bancari necessari per le spese di costruzione. Un modo per garantire a tutti i concessionari senza alcuna distinzione un accesso agevolato al credito. Basti pensare che per tutto l'affare il Campidoglio ha firmato fideiussioni per 400 milioni di euro. Per non avere quasi nulla. Il problema sollevato negli esposti è proprio questo: nella stragrande maggioranza di questi punti verde, i lavori non solo non sono mai finiti, ma spesso non sono nemmeno iniziati.

    A fronte dei fondi che, invece, sono stati elargiti, spesso sulla base di documentazione di avanzamento lavori che, oggi è chiaro, non corrisponde al vero. E le domande a cui i pm, coordinati dagli aggiunti Alberto Caperna e Nello Rossi e i finanzieri del nucleo di polizia tributaria, vogliono risposte riguardano proprio queste irregolarità. Perché alle imprese concessionarie è stato concesso tanto? E da chi? È davvero possibile che il comune non si sia accorto di nulla? E si tratta solo di una colpevole omissione di controllo o c' è qualcosa di più grave?

    GENNARO MOKBELGENNARO MOKBEL

    Diversi gli episodi al vaglio dei magistrati. Uno su tutti quello del punto verde del Parco Feronia di Lucia Mokbel, sorella del faccendiere Gennaro finito in carcere per l'inchiesta che ha coinvolto anche Fastweb e Telecom Italia Sparkle. Lavori denunciati per 15 milioni, anche se per il direttore ammonterebbero a poco più di tredici. Di questi, solo 7 sono stati eseguiti. E dall'aprile dello scorso anno il cantiere è fermo perché mancano 3 milioni per completare l'opera.

    GUARDIA DI FINANZAGUARDIA DI FINANZA

    Una storia come molte altre in cui tra impossibilità di andare avanti coi lavori o addirittura buchi in bilancio, il Campidoglio rischia di perdere parecchi soldi: essendo fideiussore, infatti, non basta ritirare la concessione. Come, peraltro, in certi casi è stato pure fatto.

     

     

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