Mario Gerevini per il "Corriere della Sera"
Giuseppe Mussari RICCARDO MANCINI AD ENTE EURGli intrecci senesi talvolta sfiorano il paradosso. Può una banca essere al tempo stesso creditrice e debitrice di se stessa e autopignorarsi? La risposta è alla periferia nord di Roma dove si sta realizzando una grande operazione immobiliare. Il progetto della Eurocity Sviluppo Edilizio prevede la costruzione di un quartiere residenziale con 4 torri da 16 piani alte 61 metri più altre tre torri minori e 7 edifici; 253 mila metri cubi su un'area di 65mila metri quadrati. Eurocity apparteneva a una società della famiglia Ligresti, la Im.Co., indebitata (80 milioni) con Mps e Intesa Sanpaolo.
All'inizio del 2010, con i Ligresti già in difficoltà, Eurocity viene rilevata per 110 milioni (debito compreso) da una newco, la Casal Boccone, che si fa carico di onorare un vecchio (2007) preliminare d'acquisto della Sansedoni (braccio immobiliare di Fondazione Mps). A quel punto il finanziamento passa di mano e tutte le garanzie rinnovate: terreni ipotecati e pignorato il 100% della Casal Boccone, nuova proprietaria dell'area. Le banche, si sa, vogliono garanzie. Solo che in questo caso è un circolo vizioso.
La Casal Boccone, beneficiaria del finanziamento da 80 milioni (euribor a 6 mesi +1,75%, Mps banca agente), altro non è che un veicolo controllato al 67% dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena e al 22% direttamente dalla sua banca. Resta l'11% in capo all'Unieco di Reggio Emilia. Sembrava un assetto provvisorio, ma oggi è ancora così. E in caso di inadempienza di Eurocity-Casal Boccone, ovvero di Fondazione e banca? All'articolo 12 del contratto si dice che Banca Mps può «intraprendere ogni azione giudiziaria ...». Per tutelarsi sarà inesorabile contro se stessa.
Salvatore Ligresti SEDE CENTRALE MONTE DEI PASCHI DI SIENA