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    “LETTA HA SPOSTATO L’ASSE DEL PD A SINISTRA” – ALESSIA MORANI, CHE HA RIFIUTATO LA CANDIDATURA DOPO ESSERE STATA PIAZZATA IN UN COLLEGIO NON SICURO: “MI AUGURO CHE LE SCELTE NON SIANO STATE DETERMINATE DA RANCORI DEL PASSATO. L’ESCLUSIONE DI LUCA LOTTI? CHI HA GARANTITO LA TENUTA DEL PD ALL'EPOCA DELLA SCISSIONE DI RENZI MERITAVA UNA CONSIDERAZIONE IN PIÙ. IL CONGRESSO DELL'ANNO PROSSIMO SARÀ UN'OCCASIONE PER RIFLETTERE SULLO SBANDAMENTO DI UNA LINEA POLITICA. SIAMO PASSATI DAL CONTE RIFERIMENTO DEI PROGRESSISTI AL VIVA DRAGHI..."


     
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    Estratto dell’articolo di Fra. Bec. per “il Messaggero”

     

    alessia morani alessia morani

    Alessia Morani, deputata del Pd e già sottosegretaria allo Sviluppo economico nel governo Conte-bis, non correrà alle prossime elezioni politiche.

     

    […] Cosa non le sta bene del metodo Letta?

    «[…] Il segretario ha fatto una scelta politica legittima: privilegiare le candidature della sinistra. Chi pagherà il prezzo, va da sé, è la parte riformista del partito».

     

    Decisioni troppo romano-centriche?

    «Non saprei. So di certo che il mio nome era stato scelto all'unanimità dal mio territorio.

    […]».

     

    C'è chi dice che con queste liste Letta penalizza gli ex renziani. Concorda?

    ENRICO LETTA ENRICO LETTA

    «Mi auguro che le sue scelte non siano state determinate da rancori del passato. Io faccio orgogliosamente parte dei riformisti del partito. E ho colto la volontà di spostare l'asse del Pd verso sinistra, di cui è prova il rientro dei fuoriusciti di Articolo 1 come l'alleanza con Sinistra Italiana e Verdi».

     

    Il nome di Luca Lotti, un riferimento dei riformisti, non appare nelle liste. Sorpresa?

    «Penso che chi ha garantito la tenuta del Pd all'epoca della scissione di Renzi meritasse una considerazione in più. In quel momento drammatico abbiamo scelto di stare nella nostra casa, dove rimarremo. Una scelta sofferta che ha permesso non solo al gruppo parlamentare ma allo stesso Pd di sopravvivere».

    LUCA LOTTI LUCA LOTTI

     

    […] Se le elezioni non dovessero andare come sperato, si dovrà aprire una riflessione sulla leadership?

    «Al di là dell'esito del voto c'è una scadenza naturale per il congresso previsto per il prossimo anno. Sarà un'occasione per riflettere sullo sbandamento di una linea politica. Siamo passati dal Conte riferimento dei progressisti al viva Draghi. Forse dobbiamo ai nostri elettori un chiarimento su cosa sia il Pd e dove vuole andare».

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