1 - ALFIE: ENOC, PRONTI A PARTIRE, CONTATTI CON AMBASCIATORE
Da www.ansa.it
alfie evans 4
"In questo momento Alfie ha un respiratore. L'Equipe del Bambino Gesù è pronta per partire con un aereo fornito dal ministro Pinotti". Così l'ospedale conferma quanto annunciato dal presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc a Radio 24. "Ho parlato poco fa con Thomas, il padre di Alfie. In questo momento Alfie ha la mascherina per l'ossigeno però c'è bisogno di trasportarlo". ''Poco fa ho parlato con l'ambasciatore Trombetta a cui ho detto che la nostra equipe e' allertata e pronta a partire in pochi minuti''.
Il ministro Pinotti, ha affermato Enoc a Radio 24, "si sta attivando per dare l'aereo. La situazione va risolta in pochi minuti". ella giornata di ieri, Enoc si era recata a Liverpool, ma ha riferito di non essere stata ricevuta dai responsabili dell'ospedale, dove Alfie è ricoverato.
tom evans e la moglie kate james
Alfie: post madre: 'Riattaccato l'ossigeno e data l'acqua'
"Ad Alfie è stato assicurato l'ossigeno e l'acqua! E' sorprendente. Non importa cosa accadrà, ha già dimostrato che i medici si sbagliano". Lo scrive in un post la mamma di Alfie, Kate James. Nel post, sono pubblicate due foto del piccolo: nella prima, si vede il bambino senza cannule per l'ossigeno in braccio alla madre; nella seconda, Alfie ha invece le cannule nasali per l'apporto di ossigeno. La madre ha espresso la propria gioia per la possibilità data ad Alfie di poter usufruire dell'ausilio per l'ossigenazione con un post in cui campeggiano vari cuoricini e che si conclude con la frase "Quanto è bello".
barricate della polizia all ospedale di liverpool dove e ricoverato alfie evans
La macchina per la ventilazione respiratoria è stata staccata ad Alfie ieri sera, all'incirca alle 22.30 ora inglese, dopo una giornata densa di polemiche e contatti diplomatici in cui al bimbo è stata concessa la cittadinanza italiana.
Papà di Tom, il bimbo respira ma presto servirà aiuto - Alfie Evans ha continuato a respirare per oltre 9 ore dopo il distacco dal ventilatore. Lo conferma il padre Tom ai media britannici a Liverpool affermando che non è quanto si aspettassero i medici: "Dicevano che stava soffrendo e invece non soffre anche senza respiratore", nota, dicendosi convinto comunque che entro "un paio d'ore" potrà aver bisogno di "sostegno" per continuare a respirare. Tom aggiunge che il bimbo non ha avuto neppure acqua o cibo "per sei ore", ma poi è stato idratato dai sanitari. E precisa che mamma Kate dorme con lui.
alfie evans 1
Ieri Anthony Hayden, il giudice d'appello britannico che giorni fa ha firmato il verdetto che autorizza i medici di Liverpool a staccare la spina al piccolo Alfie Evans, ha chiuso la porta a ogni ripensamento dopo un ultimo consulto con gli avvocati delle parti e un confronto telefonico anche con i rappresentanti legali della famiglia in Italia: coinvolti in seguito alla concessione della cittadinanza italiana al bimbo.
Sempre ieri "I ministri degli Esteri Angelino Alfano e dell'Interno Marco Minniti hanno concesso la cittadinanza italiana al piccolo Alfie. In tale modo il governo italiano auspica che l'essere cittadino italiano permetta, al bambino, l'immediato trasferimento in Italia".
Le procedure per il distacco del respiratore di Alfie soono riprese alle 17.30 di ieri in Italia, dopo una sospensione di alcune ore ottenuta dai genitori per ottenere un'ulteriore dilazione "per chiarire un aspetto formale della sentenza".
E il Papa ha fatto un nuovo appello via twitter: "Commosso per le preghiere e la vasta solidarietà in favore del piccolo Alfie Evans - afferma -, rinnovo il mio appello perché venga ascoltata la sofferenza dei suoi genitori e venga esaudito il loro desiderio di tentare nuove possibilità di trattamento".
Dopo il riconoscimento della cittadinanza, il padre - in un post su Facebook - scrive: 'Attendiamo che il ministro degli esteri italiano chiami Boris Johnson. Alfie appartiene all'Italia". Alfano e Johnson sono oggi entrambi a Toronto per la riunione del G7 dei ministri degli Esteri.
tom evans incontra papa francesco bergoglio
"Mio figlio appartiene all'Italia, io sono qui e qui resto, continuo a lottare come Alfie continua a lottare", ha detto ancora il padre, rivolgendosi di fronte all'ospedale di Liverpool ai sostenitori che protestano contro la decisione della giustizia britannica di autorizzare i medici a staccare la spina. "Continuo a lottare per lui", ha detto ancora Tom Evans, precisando di essere "in contatto con l'ambasciatore italiano". "Io amo Alfie, amo Kate (la mamma del piccolo) e non mi arrendo", ha concluso.
Secondo Maria Pia Garavaglia, vice presidente del Comitato Nazionale di Bioetica (CNB), "in Italia, con il biotestamento, abbiamo una legge esplicita sul fine vita e, per quanto riguarda i minori, i titolari del diritto di scelta sono i genitori. E' evidente che con l'acquisizione della cittadinanza italiana si applicherà la legge italiana, quindi saranno i genitori a decidere".
alfie evans 2
Una parte dei manifestanti che protestavano fuori dall'Alder Hey Hospital di Liverpool ha tentato di fare irruzione nell'ospedale, come riportano i media britannici. La polizia ha serrato le file per bloccare l'ingresso, ma la tensione resta alta e la protesta si rafforza con ormai diverse centinaia di sostenitori della battaglia dei genitori presenti.
I manifestanti, che sventolano insegne del cosiddetto 'Alfie Army', sostengono i genitori nella battaglia contro la decisione della magistratura britannica di autorizzare i medici a staccare la spina.
"Ho parlato con i genitori, ho portato loro la vicinanza di Papa Francesco, ma anche dei tanti genitori che si trovano nella loro situazione". Lo ha detto all'ANSA il Presidente del Bambino Gesù Mariella Enoc che ha appena lasciato l'ospedale di Liverpool, dove è ricoverato il piccolo Alfie Evans. "I genitori non si rassegnano, stanno facendo di tutto per rallentare l'inizio della procedura ma non si può più far nulla", aggiunge Enoc.
2 - SCHIAFFO A LONDRA: ORA ALFIE È ITALIANO
Andrea Cuomo per il Giornale
La Gran Bretagna è troppo distratta dalla gioia per il terzo «royal baby» per poter dedicare un sorriso a un altro piccolo suddito della Regina molto meno regale. Così a tirare un sospiro di sollievo per Alfie Evans, ventitré mesi, ricoverato nell' ospedale Alder Hey di Liverpool per una grave malattia neurodegenerativa, ci pensano i genitori Thomas e Kate (l'altra Kate).
manifestazione per alfie evans
Ci pensano le persone che da giorni stazionano davanti all'ospedale per cercare di impedire che siano staccate le macchine che tengono in vita il piccolo e che ieri hanno tentato di fare irruzione nel nosocomio. Ci pensiamo noi italiani, che ieri ci siamo impossessati della sorte di Alfie, concedendogli la cittadinanza nella speranza che questo aiuti il trasferimento da noi di Alfie.
C'è già un ospedale pronto a prendersene cura, il Bambino Gesù di Roma, la struttura pediatrica che fa capo a papa Francesco, che qualche giorno fa ha incontrato papà Tom e lo ha invitato a tener duro. E il padre Tom spera che ora Alfano contatti l'omologo inglese Boris Johnson per studiare i prossimi passi.
«Alfie appartiene all' Italia», dice il genitore. Curiosa la coincidenza di due città - Liverpool e Roma - che oggi saranno avversarie sui campi di calcio ma che in queste stesse ore sono alleate nella lotta per salvare un piccolo essere umano.
manifestazione per alfie evans 2
Ieri è stato un bel giorno per Alfie. Eppure sarebbe dovuto essere il suo ultimo giorno. Dapprima l'ennesimo atto pilatesco dei giudici della Corte Europea dei diritti umani, che dopo sollecitazione dei familiari del bambino, convinti di avere intravisto segni di miglioramento del figlio, hanno deciso di non intervenire nella vicenda, come già avevano fatto nel caso di Charlie Gard, assai simile e finito con la morte del piccolo il 28 luglio 2017 a un anno meno pochi giorni.
Quindi nel primo pomeriggio sarebbe dovuto partire il protocollo di morte. Tutto era già stabilito per filo e per segno. Ad Alfie sarebbero stati somministrati un mix di ansiolitici e analgesici, poi sarebbe stato posizionato sui grembi dei genitori per i suoi ultimi minuti.
tom evans e la moglie kate james 1
Quindi il colpo di scena. Procedura sospesa, una piccola fiammella che si riaccende. La motivazione non è chiara, forse la cittadinanza italiana ha influito nella scelta, ma forse no. Fatto sta che Flo Hoy, un amministratore della pagina Facebook dell'«Alfiès Army», comunica che l'avvocato della famiglia è riuscito a ottenere questo successo parziale.
Quindi timore e speranze continuano ad andare a braccetto.
Ieri nell'ospedale di Liverpool si è affacciata anche Mariella Enoc, presidente dell'ospedale Bambino Gesù, invitata da papà Tom. La Enoc ieri mattina ha preso un volo e ha portato alla famiglia Evans la solidarietà sua e del Papa. La Enoc ha chiesto anche di incontrare i dirigenti dell'ospedale, ma non è stata accontentata. «Sento tutta la mia impotenza. Sono qui e sono a disposizione qualsiasi cosa mi chiedano. L'ospedale sa che sono qui ma mi hanno detto che non mi vogliono ricevere».
tom evans con papa francesco
La concessione da parte dei ministri degli Esteri Angelino Alfano e dell'Interno Marco Minniti, della cittadinanza ad Alfie nella speranza che preluda a un trasferimento nel nostro paese ha fatto gioire la politica italiana. E in particolare Giorgia Meloni, che aveva espressamente richiesto questo atto: «È uno di quei giorni in cui ti ricordi che la politica può farti fare grandi cose. Da mamma, da italiana e da presidente di partito ringrazio di cuore il presidente del Consiglio Gentiloni e i ministri Alfano e Minniti», le parole della presidentessa di Fratelli d' Italia.