Sergio Rizzo per la Repubblica – Estratto
FICO SCORTA QUIRINALE 2
Almeno venti, ne abbiamo contati. Venti fra poliziotti e carabinieri in divisa e in borghese che ieri pomeriggio hanno accompagnato il presidente della Camera nella sua passeggiata da Montecitorio al Quirinale e ritorno.
MONTI SCORTA TRENO
Il presidente della Camera Fico circondato da polizia e carabinieri all' uscita del Quirinale dopo il colloquio con il capo dello Stato Mattarella. E ci perdoni Roberto Fico, ma ci è tornato in mente il post indirizzato cinque anni fa da Beppe Grillo al presidente del consiglio Mario Monti, colpevole di essersi ostinato a viaggiare in treno: «Volevo contare insieme a voi il numero di agenti di scorta che Monti si porta appresso, probabilmente occupando tutta una carrozza del Frecciarossa Roma- Milano. Non so se sia giusto o sbagliato: forse è necessario. Ma certamente non è economico».
fico
Anche se qui, a dire il vero, il problema economico rischia di essere addirittura secondario.
Caro presidente, riguardi i video e le foto che la ritraggono attorniato da un manipolo di agenti in borghese e protetto da un cordone sanitario di uomini in divisa che tengono lontani curiosi e giornalisti. Ne converrà che stonano alquanto con la sobrietà che il Movimento ha sempre predicato, al punto da ritenerla giustamente un pilastro della politica.
FICO SCORTA QUIRINALE 1
Quelle scene mandano un segnale opposto: la presunta sobrietà finisce per trasformarsi nella esibizione, fosse pure involontaria, del potere. A chi non la conoscesse potrebbero perfino rammentare le camminate di certi politici alla ricerca del purificatore bagno di folla che attesti la vicinanza alla gente comune, dispensando sorrisi e battute sul calcio. Ma sempre rigorosamente con il codazzo di famigli e una moltitudine di bodyguard.
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