ALITALIA
Alitalia replica alle critiche piovutele addosso dopo la decisione di chiudere (temporaneamente) i voli su New York da domani. La compagnia, infatti spiega "di aver proceduto alla sospensione del collegamento Roma Fiumicino – New York JFK dal 5 al 31 maggio a causa del forte rallentamento della domanda registrato negli ultimi dieci giorni di aprile e del preoccupante livello di casistica positiva al Covid-19 persistente a New York. Nello specifico -aggiunge Alitalia - sui diciotto voli operati dalla compagnia tra il 20 e il 30 aprile sono stati trasportati solo 580 passeggeri, mediamente 32 a volo, con un tasso di riempimento del 12 per cento rispetto ai 4.675 posti offerti".
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L’alta percentuale di mancate presentazioni in aeroporto di passeggeri in possesso di regolare biglietto è stata presumibilmente determinata, "oltre che dalle vigenti restrizioni alla mobilità, dalla diffusione del Covid-19 nell’area di New York", che ha registrato 169mila casi positivi, incidenza più che doppia in rapporto alla popolazione rispetto alla Lombardia. In quest’ottica, "Alitalia ha ritenuto la misura – oltre che economicamente inevitabile – appropriata anche per la tutela del proprio personale navigante sinora in sosta nella città americana".
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