matteo salvini a villa grande
1 - GOVERNO: SALVINI LASCIA VILLA GRANDE DOPO INCONTRO CON BERLUSCONI
(Adnkronos) - E' terminato a Villa Grande il vertice tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. L'incontro nella residenza romana del Cav è durato poco meno di un'ora. Nessuna dichiarazione alla fine del colloquio tra l'azzurro e il leader della Lega.
2 – VERTICE BERLUSCONI-SALVINI A VILLA GRANDE. TENSIONE SU SENATO E MEF
(ANSA) - Il centrodestra continua a lavorare alla squadra di Governo, mentre le nubi continuano ad addensarsi all'orizzonte con il Fondo monetario internazionale che, per il 2023, taglia le sue previsioni per l'Italia di 0,9 punti percentuali. Silvio Berlusconi arriva a Roma e si trasferisce subito a Villa Grande in attesa di tornare al Senato giovedì, dopo 9 anni di assenza: nel 2013 decadde dal mandato di parlamentare dopo la condanna in via definitiva per frode fiscale. E subito si parla di un vertice di maggioranza visto che anche Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono al lavoro nella Capitale.
SALVINI BERLUSCONI
Ma nel pomeriggio il Cavaliere riceve solo Salvini e il colloquio dura poco più di mezz'ora. Venerdì scorso la leader di FdI aveva annunciato un nuovo vertice di coalizione da tenersi fra oggi e domani, alla vigilia dell'insediamento del nuovo Parlamento. Nell'attesa, impazza il gioco del 'toto-ministri'. In queste ore prende sempre più corpo l'ipotesi di Giancarlo Giorgetti, al Ministero dell'Economia. Il diretto interessato, interrogato sul punto, scoppia in una sonora risata. E divertito è anche il commento di Ignazio La Russa, che in molti nel centrodestra vedrebbero già seduto sullo scranno più alto di Palazzo Madama: "Giorgetti potrebbe fare anche il generale delle Forze armate - assicura - lui potrebbe fare tutto, è un mio amico".
matteo salvini a villa grande
In realtà per la presidenza del Senato si fa anche il nome di Roberto Calderoli il leghista già vicepresidente della Camera alta e tra i 'padri' del nuovo Regolamento interno. "Io sono pronto a fare tutto - ammette - ma la scelta dipende dai leader".
In mattinata diventa notizia la riunione in via della Scrofa tra i vertici di FdI, Calderoli, Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa e Antonio De Poli dell'Udc. Un incontro al quale avrebbe preso parte anche Licia Ronzulli e Alberto Barachini per FI. Sul tavolo la composizione del Governo e i nuovi equilibri politici che si dovranno creare al Senato.
SALVINI BERLUSCONI MELONI LUPI
Altri, come Antonio Tajani, che i rumors vedono sempre in pole per la Farnesina, non scoprono le carte limitandosi a dire che i nomi li sceglierà Berlusconi. Anche se poi in ambienti parlamentari della maggioranza si apprende che pur di avere Ronzulli nell'Esecutivo, il Cav sarebbe anche pronto a "sacrificare" un ministero di peso come gli esteri.
I Verdi e SI bocciano l'ipotesi di Paolo Scaroni a ministro dell'Energia accusandolo di esser stato lui a portare "lui a far dipendere L'Italia dal gas russo". Salvini prima di vedere Berlusconi, incontra alla Camera Giorgetti, che Azione vedrebbe bene alla presidenza di Montecitorio, Lorenzo Fontana, Riccardo Molinari ed Edoardo Rixi. Ufficialmente si parla di programmi, ma è lecito pensare che qualche altro tassello in vista del nuovo Esecutivo sia stato messo. Un esecutivo che per Giorgia Meloni sarà "forte, unito e autorevole".
licia ronzulli 10
Le Camere, intanto, diventano operative. I primi ad accreditarsi oggi a Montecitorio sono Nicola Zingaretti e Giorgetti. Al Senato rinasce il Gruppo per le Autonomie, mentre Carlo Calenda, dopo essersi iscritto, si fa accompagnare in Sala Maccari per vedere l'affresco dedicato alla congiura di Catilina. Nel Pd, che domani riunisce gli eletti, si promuove un sit-in davanti all'ambasciata russa per il 13 ottobre al quale parteciperanno anche Enrico Letta e +Europa. Il leader M5S Giuseppe Conte riunisce i suoi e insiste sulla necessità di arrivare presto ad una pace in Ucraina.
FORZA ITALIA PUNTA A GIUSTIZIA E SVILUPPO ECONOMICO
GIANCARLO GIORGETTI E MATTEO SALVINI
Nel complesso puzzle per arrivare alla formazione del governo, oltre alle parole della Lega («Per la Lega sarebbe motivo di grande soddisfazione e orgoglio occuparsi con un ruolo rilevante anche di Economia e Finanze»), vanno registrati anche quelli che sarebbero i desiderata di Forza Italia. Il partito di Berlusconi avrebbe infatti messo gli occhi da un lato sul dicastero alla Giustizia; dall’altro su quello allo Sviluppo economico.
roberto calderoli
Due ministeri «pesanti»: e non privi di spine, per la forza guidata dall’ex premier. Per il quale le deleghe alle telecomunicazioni — incluse nel ministero dello Sviluppo economico — potrebbero risultare un ostacolo difficile da sormontare. Le competenze del ministero sulla «politica per le comunicazioni» prevedono, ad esempio, la «regolamentazione delle comunicazioni elettroniche, della radiodiffusione sonora e televisiva e del settore postale, contratto di servizio con Rai e Poste Italiane, ripartizione delle frequenze per i servizi di radiodiffusione sonora e televisiva, telefonia cellulare e servizi di emergenza, monitoraggio e controllo dello spettro radioelettrico nazionale, programma infrastrutturale per la banda larga».
SILVIO BERLUSCONI LICIA RONZULLI salvini meloni berlusconi piazza del popolo MURALE SALVINI MELONI BERLUSCONI CENTRO DI ROMA LICIA RONZULLI LICIA RONZULLI SILVIO BERLUSCONI E LICIA RONZULLI salvini meloni berlusconi piazza del popolo 2