Gianluca Brigatti per www.repubblica.it
Niente coda per il check-in, niente attesa per il ritiro bagagli e molto tempo salvato. Un sogno se si pensa alle trafile da fare quando si va in aeroporto. Sono questi i punti di forza dell’all-you-can-fly, la versione per i viaggiatori dell’all-you-can-eat su cui scommette Surf Air, società statunitense nata nel 2013 che punta a espandersi anche in Europa.
surf air
La formula è semplice: si paga un canone mensile e si può volare senza limiti scegliendo tra le mete disponibili. L’azienda californiana entro quest’anno dovrebbe arrivare in Italia, a Milano, da dove sarà possibile raggiungere così le destinazioni già operative come Londra o Ibiza.
La flessibilità è uno dei vantaggi principali. Surf Air, a differenza delle compagnie di linea, usa terminal privati. Il check-in è molto snello e ci si imbarca in tempi rapidi sul PC-12, un business jet prodotto dalla svizzera Pilatus per il trasporto di piccoli gruppi di passeggeri. I viaggiatori possono infine dire addio alla trafila dell’area ritiro bagagli, che vengono invece consegnati velocemente una volta atterrati. Si risparmiano così, secondo Surf Air, 2 ore in media a volo.
I vantaggi si pagano però senza sconti. Negli Usa si sborsano fino a 2.950 dollari al mese per il pacchetto completo.
surf air
In Europa bisogna tirare fuori dal portafoglio oltre 3.500 euro mensili, o circa la metà a patto di volare su distanze inferiori ai 600 km, come ad esempio la tratta Milano-Monaco di Baviera. Per raggiungere Londra, invece, il viaggiatore italiano sarebbe obbligato a pagare la tariffa massima. Il modello Surf Air potrebbe essere appetibile soprattutto per uomini d’affari che viaggiano molto e che mirano a risparmiare tempo.
Ma sull’all-you-can-fly scommettono anche alcuni concorrenti. La Compagnie, società francese fondata sempre nel 2013, si è focalizzata sul collegamento tra Parigi e Newark (vicino New York). In questo caso si paga un canone annuale di circa 35.000 euro per viaggiare con un Boeing 757-200.
Non è tuttavia scontato che un modello simile riesca sempre a decollare. L’americana Jet Blue nel 2009 lanciò “All You Can Jet”, ma l’offerta risultò un flop e dovette cancellarla.
Già prima, nel 1980, American Airlines iniziò la vendita di AAirpass, per viaggiare senza limiti in prima classe a vita pagando 250 mila dollari; l’iniziativa è poi stata modificata e ritirata nel corso degli anni.
pc 12 aereo privato
Anche con Surf Air, l’all-you-can-fly rimane alla portata solo di pochi facoltosi e non può puntare a un consumo di massa. La sostenibilità economica nel lungo periodo non è sfida da poco. Altrimenti, si rischia di rimanere a terra.