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    STATE BONI, ANZI BONINO - ALLA CONVENTION DEI RADICALI, ACCORRONO ROMANO PRODI E ENRICO LETTA PER SPINGERE EMMA BONINO A GUIDARE UNA LISTA LAICO-CATTOLICA PER ACCHIAPPARE I VOTI NELLA GUERRA TRA RENZI E D’ALEMA - A SCACCIARE GLI ELETTORI CI SARÀ, COME TESTIMONIAL, ANCHE ROBERTO SAVIANO


     
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    bonino ministro con prodi bonino ministro con prodi

    Fabio Martini per “la Stampa”

     

    Sul palcoscenico dell' hotel Ergife, albergone di periferia dove si spensero i partiti della Prima Repubblica, il 28 e 29 ottobre andranno in scena le prove generali di un nuova, originale lista elettorale laico-cattolica: la due giorni della Convention dei Radicali italiani guidati da Emma Bonino sarà infatti aperta da un intervento di Enrico Letta, sarà chiusa da Romano Prodi e durante i lavori prenderanno la parola Giuliano Pisapia, Carlo Calenda e Roberto Saviano.

     

    LA STRETTA DI MANO TRA ENRICO LETTA E MATTEO RENZI LA STRETTA DI MANO TRA ENRICO LETTA E MATTEO RENZI

    Certo, siamo ancora ai preliminari e il livello di coinvolgimento dei vari personaggi, a cominciare da Prodi e Letta, è tutto da verificare. Ma c' è una novità. Nelle settimane scorse i futuri protagonisti dell' Ergife - sinora in modo informale - hanno concordato su un dato: serve una nuova offerta elettorale nell' area a cavallo tra il Pd di Renzi e l' Mpd di D' Alema e Bersani.

     

    IL PASSAGGIO DELLA CAMPANELLA TRA ENRICO LETTA E MATTEO RENZI IL PASSAGGIO DELLA CAMPANELLA TRA ENRICO LETTA E MATTEO RENZI

    Ma ora qualcuno comincia ad uscire allo scoperto. Dice Giulio Santagata, già braccio destro di Romano Prodi a palazzo Chigi: «Ci sono dieci milioni di elettori disamorati da tutti i partiti e una quota di questi sono vicini al Pd». Dice in perfetta sintonia Alessandro Capelli, portavoce di Giuliano Pisapia, oramai in rotta con Mdp: «Milioni di persone che dichiarano di appartenere al campo del centrosinistra non votano il Pd a trazione renziana e non votano le formazioni della sinistra. Serve qualcosa che non sia né stampella del Pd, né cartello elettorale che si candida preventivamente all' opposizione».

    PISAPIA PISAPIA

     

    Dunque, il campo è individuato. Ma passare dalle alate analisi politologiche ai fatti non è impresa semplice. Per questo la Convention dei Radicali italiani (l'ala che fa capo a Emma Bonino, oramai divisa da quella Bernardini-Turco che ha in mano le "chiavi" della Radio e del partito) può diventare il trampolino di lancio di questo progetto.

     

    La manifestazione è presentata in un comunicato con parole eloquenti: «Serve un' offerta politica ed elettorale aperta che ponga al centro del dibattito delle prossime elezioni le istanze europeiste».

     

    ministro calenda ministro calenda

    Spiega Riccardo Magi, segretario dei Radicali italiani: «Il vero, nuovo discrimine politico non è tra destra e sinistra ma tra Europa e anti-Europa e tutti i grandi problemi che affronteremo in appositi panel (flussi, difesa, finanza pubblica e welfare) dipendono da questa scelta dirimente».

     

    Tutti i protagonisti della Convention - Bonino, Prodi, Letta, Pisapia, Calenda, Della Vedova - sono europeisti convinti, ma il passo in più sarà mettersi d' accordo su una formazione elettorale. Il prodiano Santagata la chiama «Lista civica nazionale», Bruno Tabacci, vicino a Pisapia, la auspica come soluzione ottimale e dice che «il panel del 28 e 29 ottobre ci indica la strada», mentre Magi, braccio destro di Emma Bonino ammette: «Consultellum o Rosatellum? Francamente è indifferente, l' importante è farla partire questa lista europeista».

    renzi nencini leopolda renzi nencini leopolda

     

    Alla Convention ci sarà anche un potenziale testimonial come Roberto Saviano, che ha sempre ripetuto di non essere interessato ad entrare in politica, ma che non ha mai lesinato ammirazione per Emma Bonino, definendola «una donna straordinaria». E dentro un' area che deve ancora nascere già da tempo si muovono altri soggetti, come il Psi di Riccardo Nencini, che ha assicurato di portare in dote qualcosa che è deficitaria negli altri soggetti: un' ossatura organizzativa nazionale, un "quid" essenziale quando si profila una campagna elettorale.

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