Daniele Erler per la Stampa
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Due donne e due cani sono rimasti per cinque mesi alla deriva nell’oceano Pacifico. Come fosse un romanzo, sono sopravvissuti agli attacchi degli squali, alla perdita del motore e dell’albero maestro. Ora sono finalmente salvi, sia le donne sia i cani, soccorsi dalla marina americana. Forse proprio la presenza degli animali a bordo è stata decisiva per la loro sopravvivenza.
Come riportato dal Guardian, Jennifer Appel e Tasha Fuiaba sono due veliste originarie di Honolulu. Dalle Hawaii avrebbero dovuto raggiungere Tahiti, ma sul finire di maggio il maltempo ha danneggiato il motore della loro barca a vela. Speravano di poter raggiungere comunque la terraferma, ma dopo un paio di mesi si sono arrese all’evidenza: non ce l’avrebbero mai fatta.
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Hanno iniziato a chiamare in cerca di soccorso, ma non c’erano altre barche nei paraggi che potessero intercettare il segnale. Sono sopravvissute grazie a un depuratore per l’acqua e alle scorte di pasta, farina d’avena e altri prodotti secchi.
Ma anche i due cani hanno avuto un ruolo fondamentale, come ha raccontato Jennifer Appel quando è stata salvata. «La situazione era veramente deprimente, non avevamo troppe speranze - ha detto - Ci chiedevamo ogni giorno se potesse essere il nostro ultimo». I cani hanno fatto compagnia alle due donne, le hanno consolate e hanno dato loro una ragione per sopravvivere. Tutti e quattro insieme, nel mare, si sono appesi alla vita con tutte le loro forze.
Ci sono stati momenti molto difficili, come quando, una notte, un gruppo di squali ha attaccato l’imbarcazione. Ma poi il 24 ottobre un peschereccio di Taiwan ha avvistato la barca e segnalato la loro presenza alla marina americana. La corrente li aveva spinti in mare aperto, a circa 1.500 chilometri a sud-est del Giappone. Il giorno dopo erano tutti salvi.
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