Estratto dell’articolo di Giuseppe Scarpa per “la Repubblica - Edizione Roma”
diabolik
Tre alti ufficiali della mala romana. Tre uomini che avrebbero progettato l’assassinio di un altro potente narcos diventato loro rivale, Diabolik al secolo Fabrizio Piscitelli, 53 anni, ucciso da un killer con un colpo alla nuca al parco degli Acquedotti il 7 agosto del 2019. Alessandro Capriotti, Leandro Bennato e Giuseppe Molisso si sarebbero dati appuntamento per eliminare un nemico che stava diventando dominante nella ricca piazza di spaccio romana.
A questa pista hanno lavorato per tre anni e mezzo gli investigatori, fino all’8 febbraio scorso, giorno in cui i pm hanno alzato bandiera bianca. Pende, infatti, una richiesta di archiviazione sui mandanti del più rilevante e brutale omicidio di mafia dell’ultimo decennio a Roma.
RAUL ESTEBAN CALDERON KILLER DIABOLIK
«I legami dei predetti tra loro ( Capriotti, Bennato e Molisso) nonché con l’esecutore materiale Raul Esteban Calderon (imputato per l’omicidio di Diabolik, ndr) venivano evidenziati nel corso delle indagini e compendiati in diverse note della polizia giudiziaria che permettevano l’individuazione di cointeressenze e relazioni tra costoro in merito all’omicidio Piscitelli» . Tuttavia « l’intervenuta scadenza del termine massimo delle indagini non permette la ricerca di ulteriori elementi di prova utili per corroborare gli elementi acquisiti ».
Si chiude così un capitolo importante, ma senza un risultato.
La domanda “ chi sono i mandanti dell’omicidio di Diabolik?” rimane senza risposta.
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Tuttavia sulla potente triade che avrebbe organizzato un omicidio fondamentale nella mappa e nella storia criminale della città non sono stati « raccolti elementi di prova utili». Quindi, per adesso, la partita sui mandanti è chiusa. Sul banco degli imputati c’è “ solo” il presunto esecutore materiale.
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