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    “GREXIT”, DENTRO O FUORI - OGGI SI GIOCA L’ULTIMA CHANCE DI TENERE ATENE NELLA MONETA UNICA - TSIPRAS DICE NO "A UN CATTIVO ACCORDO" - MERKEL: “UN ACCORDO È POSSIBILE. LA GRECIA DEVE RESTARE NELL’EUROZONA”


     
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    Alexis Tsipras , Angela Merkel e Francois Hollande ( Alexis Tsipras , Angela Merkel e Francois Hollande (

    1 - MERKEL, EURO SEMPRE STATO PIÙ DI UNA VALUTA

    (ANSA) - "L'euro è sempre stato più di una valuta". Lo ha detto Angela Merkel parlando al Bundestag in un atteso discorso al Bundestag in vista del consiglio europeo della prossima settimana.

     

    2 - MERKEL, ACCORDO ATENE E 3 ISTITUZIONI ANCORA POSSIBILE

    (ANSA) - "Un accordo con le tre istituzioni è ancora possibile". Lo ha detto Angela Merkel parlando al Bundestag in vista del prossimo consiglio europeo del caso greco. La cancelliera ha sottolineato che si tratta di un "presupposto decisivo" per il proseguimento del programma in Grecia.

    tsipras merkel tsipras merkel

     

    3 - GRECIA: MERKEL, NOSTRI SFORZI PERCHÉ RESTI IN EURO

    (ANSA) - "Gli sforzi della Germania restano tesi a che la Grecia rimanga nell'eurozona". Lo ha detto Angela Merkel in Parlamento, in un intervento sul quale, a ridosso dell'Ecofin, si era concentrata l'attenzione dei media. "Vogliamo che la gente in Grecia, come accaduto alla gente in Irlanda, Portogallo e Spagna, abbia una prospettiva migliore".

     

    4 - TSIPRAS DICE NO «A UN CATTIVO ACCORDO» ATENE: SENZA INTESA FUORI DALL’EUROPA

    Francesca Basso per il “Corriere della Sera”

     

    tsipras draghi merkel tsipras draghi merkel

    Lo hanno detto il ministro delle Finanze tedesco Wolfang Schäuble e il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem: sono «molto piccole» le possibilità che oggi ci sia un accordo sulla Grecia alla riunione dei ministri delle Finanze dei 19 Paesi della moneta unica. Così anche il ministro greco Yanis Varoufakis: «Fisseremo il quadro di quello che crediamo essere il nostro dovere politico e morale».

     

    schaeuble merkel schaeuble merkel

    Dopo giorni di toni gridati, ieri la politica è tornata al linguaggio del compromesso. Il premier greco, Alexis Tsipras, si è sentito telefonicamente con il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker. A togliere dal campo i sassi delle accuse scambiate tra creditori e governo greco ha contribuito il portavoce dell’esecutivo di Angela Merkel: «Occorre mettere l’accento su ciò che viene detto in sede di negoziato, non le dichiarazioni o ciò che viene detto altrove».

     

    varoufakis schaeuble varoufakis schaeuble

    E da Washington la Casa Bianca ha sottolineato come sia «interesse di tutti» risolvere una crisi dove Grecia e creditori condividono le responsabilità del mancato accordo. E la Fed ha parlato del rischio di «caos» globale senza un’intesa. Ieri in serata, poi, «Bloomberg» ha riportato la notizia di un incontro venerdì tra Tsipras e il presidente russo Putin.

     

    La partita è complicata perché i giocatori si trovano a misurarsi in più tornei: tutti devono rispondere a un elettorato nazionale e nello stesso tempo hanno un impegno comunitario nel tenere unita l’eurozona. E poi ci sono le istituzioni finanziarie. La Bce, che ha innalzato il tetto della liquidità di emergenza per le banche greche (Ela) di 1,1 miliardi di euro, a quota 84,1 miliardi.

     

    VIGNETTA SYRIZA - SCHAEUBLE CON UNIFORME NAZISTA VIGNETTA SYRIZA - SCHAEUBLE CON UNIFORME NAZISTA

    Poi c’è il Fmi, che a fine mese dovrebbe rientrare di 1,6 miliardi di euro, ma la Grecia ha affermato di non avere i soldi. E c’è anche la Banca centrale greca, per la quale «il fallimento di un accordo segnerà l’inizio di un doloroso percorso che porterà inizialmente al default e poi all’uscita del Paese dall’area euro e molto probabilmente dall’Unione europea».

     

    tsipras per mano con juncker 2 tsipras per mano con juncker 2

    Cosa accadrà oggi? Un alto funzionario europeo ha spiegato che i ministri delle Finanze dell’area euro prenderanno atto della situazione di stallo delle trattative e la discussione sulla Grecia sarà «abbastanza breve». Ma richiederà molta concentrazione, ha spiegato il numero uno dell’Eurogruppo Dijsselbloem, annunciando che l’elezione del nuovo presidente è stata rinviata a luglio per il protrarsi della crisi greca. Ha anche spiegato che l’Eurogruppo è contrario a una svalutazione del debito greco.

     

    Da più parti viene ribadita la volontà a trovare un accordo. Ma a questo punto è chiaro che ci vorrà ancora tempo. I creditori sono pronti in qualsiasi momento Atene voglia mandare le proprie proposte. Per Dombrovskis «se la Grecia non vuole introdurre misure che possono colpire la parte più debole della popolazione a noi va bene. Ma ci dicano non solo quello che non vogliono fare, ma anche quello che vogliono fare».

    TSIPRAS E JUNCKER TSIPRAS E JUNCKER

     

    Tsipras ha chiesto un «accordo onorevole» altrimenti dirà «no a una politica che è catastrofica per la Grecia». Il capo negoziatore di Atene (-3,15% ieri la Borsa), Euclid Tsakalotos, ha detto che la Grecia è pronta a fare nuove concessioni ma solo se l’intesa sarà «sostenibile» e non prevede tagli alle pensioni. 

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