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"Stiamo vedendo nei comuni sulle direttrici verso i luoghi di villeggiatura più movimenti: daremo questo dato alle prefetture per le verifiche. Rivolgiamo ancora l'appello a restare a casa, spostarsi vuol dire spostare il contagio: questa è l'unica arma che conosciamo". Il vicepresidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala insiste più volte su questo punto durante la diretta per comunicare i dati del giorno sull'evoluzione dell'epidemia di coronavirus in Lombardia, dove oggi sono stati registrati 1.246 contagi e 216 decessi in più rispetto a ieri.
Coronavirus in Lombardia, i dati di oggi
In Lombardia oggi sono stati registrati 1.246 contagi e 216 decessi in più rispetto a ieri. In totale i contagi, dall'inizio dell'epidemia, sono 56.048 - quindi c'è un lieve calo rispetto all'altro ieri, quando erano stati 1.388, ma è anche vero che aumentano i tamponi, in un giorno ne sono stati fatti oltre 9 mila - e i decessi 10.238, e anche in questo caso c'è un calo, visto che nelle 24 ore precedenti i decessi erano stati 300. I ricoverati nelle terapie intensive scendono di 34 (sono 1.202 in totale), i nuovi ricoveri sono 81 (e si arriva a 11.877 persone in ospedale) e i dimessi sono 983, 32.731 totali. Nella provincia di Milano ci sono 269 nuovi casi (12.748 in totale, ieri erano stati 440), in città 127 (5.106 in totale, ieri 155).
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In Lombardia a Pasqua e Pasquetta "i negozi di generi alimentari potranno scegliere di rimanere aperti o se chiudere". Lo ha spiegato il governatore lombardo Attilio Fontana, in un video messaggio ai cittadini su Facebook. "Non abbiamo imposto nulla - ha detto Fontana -, voi vi dovrete informare per evitare domani di fare troppe code, di fare assembramenti e che si possa creare qualche situazione di pericolo". Ma le categorie del commercio di Cgil, Cisl e Uil della Lombardia esprimono la loro "netta contrarietà" alla decisione della Regione di non imporre la chiusura dei supermercati e degli ipermercati a Pasqua e Pasquetta. Nel contempo annunciano che inviteranno i lavoratori della Grande distribuzione organizzata (Gdo) a "rimanere a casa consapevoli di non togliere nulla in termini di servizio essenziale ai cittadini".
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"Chiudere i supermercati e gli ipermercati durante le festività - spiegano le organizzazioni - sarebbe stata una misura coerente per arginare il contagio da Covid-19 a favore di una più efficace limitazione di mobilità delle persone, da tutti considerata decisiva per ridurre al minimo la trasmissione del virus". "Evidentemente - commentano - il presidente della Regione più colpita dalla pandemia, contrariamente a quanto deciso da diverse Regioni italiane, dimostra di essere più sensibile alle attese della grande distribuzione che alla salute di cittadini e lavoratori, in contraddizione con il reiterato invito a rimanere a casa in questo momento così decisivo".
attilio fontana GIUSEPPE CONTE ATTILIO FONTANA