Estratto dall’articolo di Elena Dusi per repubblica.it
Vaiolo delle scimmie 6
I casi di vaiolo delle scimmie in Italia salgono a tre. Anche i due casi sospetti sono risultati oggi positivi, conferma l'Istituto per le malattie infettive Spallanzani di Roma. I tre pazienti sono ricoverati lì, in condizioni definite come discrete: solo uno ha avuto un po' di febbre. Hanno però le lesioni sulla pelle tipiche della malattia, che li ha spaventati e li ha spinti a farsi visitare […].
L'Italia non è il solo paese a osservare casi di questa malattia, decisamente meno grave del vaiolo d'antan - la letalità del ceppo con cui abbiamo a che fare è attorno al 3% - meno contagiosa del Covid e probabilmente incapace di trasmettersi in modo asintomatico. Le notizie dei contagi stanno spuntando come funghi dal Nordamerica all'Australia. Il Canada ieri ha segnalato 17 casi sospetti. Proprio in questo paese si era recato, viaggiando in auto, l'unico paziente identificato per ora negli Usa.
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La Gran Bretagna ha confermato oggi 11 nuovi casi, portando il totale a 20. Proprio in questo paese il 14 maggio era stato lanciato l'allarme, dopo l'infezione di un uomo che non era mai stato in Africa centrale od occidentale, regioni in cui il vaiolo delle scimmie (o monkeypox) è endemico.
Il Portogallo nel frattempo è arrivato a quota 23 casi confermati. La Spagna ha 21 casi confermati e altrettanti sospetti, 19 dei quali concentrati a Madrid. Un possibile contagiato si trova proprio alle Canarie, dove erano stati i due italiani. Svezia, Germania, Belgio, Francia e Australia si sono aggiunti alla lista dei paesi con almeno un contagio.
Vaiolo delle scimmie
L'Organizzazione mondiale della sanità, fa sapere la stampa britannica, ha convocato una riunione d'urgenza. Anche se nessuna delle persone infette lamenta gravi problemi di salute, ci sono almeno due aspetti che le autorità sanitarie vogliono chiarire. In passato infatti i contagiati avevano sempre avuto un contatto con l'Africa, dove il virus veniva spesso acquisito per contatto con un animale infetto (non tanto le scimmie quanto i roditori). Ora invece si ammalano persone che non hanno viaggiato in quel continente, né hanno incontrato persone provenienti da lì.
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Quasi tutti gli infetti poi sono giovani uomini che hanno avuto rapporti sessuali con altri uomini, riferiscono sia l'Ecdc (European Centre for Disease Control) che l'Oms e i Cdc americani (Centers for Disease Control). Anche le lesioni cutanee, che normalmente partono dal viso e si diffondono sul tronco, stavolta sembrano concentrate ai genitali. Il sospetto è che il virus del vaiolo delle scimmie possa essere mutato e sia diventato più efficiente nel trasmettersi da un uomo all'altro, non solo dall'animale all'uomo. […]
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