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    POLVERE DI STELLE (E STRISCE) - BIDEN INVOCA IL "DEFENSIVE PRODUCTION ACT", PER ACCELERARE LA PRODUZIONE DI LATTE IN POLVERE E CHIEDE AL PENTAGONO DI ORGANIZZARE UN PONTE AEREO CON LE FORNITURE - LA CARENZA DELLA "BABY FORMULA" NEGLI STATI UNITI PARTE DA LONTANO: PRIMA IL RALLENTAMENTO DELLA PRODUZIONE A CAUSA DELLA PANDEMIA, POI IL CASO DI CONTAMINAZIONE CHE HA PORTATO ALLA CHIUSURA DEL PIÙ GRANDE STABILIMENTO DELLA ABBOTT NUTRITION, CHE DA SOLA COPRE PIÙ DI UN QUINTO DELLA PRODUZIONE NAZIONALE...


     
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    Massimo Basile per “la Repubblica”

     

    LATTE IN POLVERE LATTE IN POLVERE

    Il pianto di milioni di bambini americani ha messo in crisi l'America. L'emergenza "baby formula", il latte in polvere sparito dagli scaffali in tutti gli Stati Uniti, ha scatenato il delirio: genitori nel panico, raid di famiglie in Messico per rifornirsi. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha invocato il "Defensive Production Act", misura d'emergenza inventata da Harry Truman per la guerra in Corea negli anni '50 e già utilizzata in piena pandemia da Covid, per accelerare la produzione del "baby formula".

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    La Casa Bianca ha lanciato l'operazione "Fly Formula" e chiesto al Pentagono di organizzare un ponte aereo da oltre oceano con le forniture di latte in polvere. Verranno utilizzati aerei militari e commerciali.

     

    Intanto la Camera ha varato due leggi per tamponare l'emergenza: una, con voto quasi bipartisan, 414-9, ha autorizzato il ministro dell'Agricoltura a consentire l'accesso ai diversi tipi di latte in polvere a donne e bambini delle fasce più povere e obbliga i produttori a dotarsi di un piano in caso di ritiro di alcune partite di merce.

     

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    Contro hanno votato nove repubblicani, tra cui i tre cospirazionisti e fedelissimi trumpiani: Lauren Boebert, Matt Gaetz e Marjorie Taylor Greene. L'altra, approvata con una più stretta maggioranza, 231-192, solo 12 voti repubblicani a favore, assegna 28 milioni di dollari alla Food and Drug Administration per togliere dal mercato i prodotti contraffatti e assumere nuovo personale dedicato ai controlli sulla produzione.

     

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    Dietro questa gigantesca mobilitazione da emergenza bellica c'è una fragilità strutturale: la crisi parte da lontano. La produzione americana ha subito un rallentamento a causa della pandemia. A novembre sono apparsi i primi scaffali vuoti.

     

    Ma è a febbraio di quest' anno che la situazione è precipitata: è stato quando è scoppiato un caso di contaminazione che ha portato alla chiusura del più grande stabilimento in Michigan della Abbott Nutrition, una compagnia che, da sola, copre più di un quinto della produzione. Era stato trovato latte contaminato, dopo che quattro bambini si erano sentiti male, e due di loro erano morti. Il secondo problema è il monopolio: il mercato è in mano a quattro aziende, tra cui la Abbott, che insieme controllano il 90 per cento del business.

     

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    Venuto a mancare quello stabilimento, il più grosso, il sistema è andato velocemente in crisi, anche perché, per ridurre i costi, le quattro aziende si affidano a un ristretto numero di impianti.

     

    L'amministrazione americana ha raggiunto in fretta un accordo con la Abbott per far ripartire la produzione, a patto che vengano rispettate una serie di norme sanitarie. L'azienda non è solo il principale fornitore in Usa, ma quella che produce latte in polvere speciale per bambini affetti da allergie o che richiedono diete particolari. Il rischio è che, in assenza del prodotto, vengano promosse soluzioni fatte in casa e alimentate dagli stregoni dei social.

     

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    Sulla rete sono cominciate a circolare ricette di "baby formula" che prevedono infusi di latte di capra, intero o evaporato, misto a brodo animale e vegetali. L'America rischia di passare in pochi mesi dai vermicidi per cavalli utilizzati come antivirali per il Covid a infusi dagli effetti imprevedibili per i più piccoli. A rendere il sistema fragile è anche la quasi totale assenza di importazioni.

     

    I prodotti stranieri hanno una tassazione del 17,5 per cento che, di fatto, li mette fuori mercato. Questo blocca importazioni anche da Canada e Unione europea, tra i partner commerciali più importanti. Adesso questo gap verrà superato in via d'emergenza. Gli aerei del Pentagono impegnati nel nuovo "Fly Formula" dovrebbero decollare nelle prossime ore.

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