DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
Estartto dell’articolo di Paolo Coccorese per video.corriere.it
«Se l’aspetto personale supera la questione politica, avete sbagliato lavoro. Tornate nei vostri quartieri a fare le casalinghe». Si è conclusa tra le polemiche la seduta del consiglio comunale torinese di oggi, 13 gennaio 2025, per la frase di Silvio Viale.
Per il capogruppo di +Europa e Radicali in Sala Rossa rischia di essere l’ennesimo polverone dopo l’accusa di molestie sessuali che la Procura gli ha mosso dopo aver raccolto ascoltato alcune sue pazienti.
Il noto ginecologo, a leggere le denunce delle donne, si sarebbe lasciato andare, durante le visite, con apprezzamenti inopportuni, commenti poco professionali, lesivi della dignità, atteggiamenti lascivi e di palpeggiamenti fuori dal contesto medico.
(...) ad accendere gli animi è stata una delibera a sostegno delle donne migranti. Viale ha prima accusato una collega di aver preso spunto da un documento da lui firmato nei mesi scorsi. E poi, in risposta alle critiche di una parte dell’aula, ha invitato le «colleghe» a dedicarsi al lavoro da colf. Non è bastata poi la sua ammissione: «Mia moglie è orgogliosamente casalinga e, per me, farlo non è un titolo di demerito. Non è un’offesa». Una «giustificazione» che non ha rasserenato gli animi. Il consiglio comunale è stato sospeso e, poco dopo, chiuso tra le polemiche. (...)
«È un’uscita inaccettabile che come consigliere e consiglieri della Città di Torino rifiutiamo - dichiarano in blocco i politici di tutto il resto della maggioranza -, condanniamo e per cui pretendiamo delle scuse pubbliche. Sentire nel 2025, in un’aula istituzionale, usare parole che mirano a delegittimare il lavoro e i ruoli delle donne, sia che facciano le consigliere nelle Istituzioni sia che si occupino di lavori di cura familiare fuori dalle Istituzioni, è gravissimo e dimostra che tentare di zittire le donne è una pratica ancora in voga. Allora è tempo che tutte e tutti coloro che sono contrari a questi atteggiamenti discriminatori facciano sentire la propria voce per ripristinare il rispetto e contrastare ogni forma di discriminazione di genere. Perché le donne, qualunque sia la loro scelta di vita, siano sempre viste, rispettate, e riconosciute».
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