Estratto dell’articolo di Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”
vladimir putin
[…] Vladimir Putin è già impegnato in una campagna elettorale che non ha molta ragion d’essere. […] La ricandidatura del presidente russo alle elezioni del prossimo 18 marzo è da considerarsi scontata. Tre giorni fa è apparsa una «breaking news» che scopriva l’acqua calda, ovvero che secondo fonti del Cremlino l’uomo che comanda la Russia ormai da 23 anni, contando anche quelli trascorsi da capo del governo, avrebbe deciso di ripresentarsi.
Dmitry Peskov, il suo portavoce, si è subito affrettato a smentire, dicendo che nulla è stato ancora stabilito. Non ci sono mai stati dubbi sul fatto che sarà così. La conferma arriverà dallo Zar stesso, che la lascerà cadere come una nota a margine, quasi parlando d’altro durante un incontro pubblico. Come fece nel 2018.
GRIGORY YAVLINSKY
[…] Peskov[…], non più di una settimana fa ha riconosciuto che «si potrebbe anche non votare». Perché la Russia del 2024 sarà ancora un Paese in guerra e perché Putin «è il più amato in ogni famiglia del Paese». […] Ma è anche vero che per avere la controprova della popolarità del presidente, servirebbero anche veri esponenti dell’opposizione. […] Saranno […] due sfidanti di Putin che contestano l’«operazione militare speciale» in Ucraina.
Appartengono […] alla galassia liberale, così si ruberanno voti tra loro. Sono Grigory Yavlinsky, il leader di Yabloko, unica forza di opposizione a cui è ancora consentito accesso alla vita del Paese, e Boris Nadezhdin, ex deputato della Duma ed ex esponente della disciolta Unione delle Forze di Destra. […] abbondano le congetture sulle linee guida vere o presunte già stabilite dal Cremlino. […] l’obiettivo dello Zar è di raggiungere l’ottanta per cento dei consensi, con una affluenza prevista intorno a quella cifra. […]
BORIS NADEZHDIN
vladimir putin vince le elezioni VLADIMIR PUTIN