Allegri
P.Tom. per il Corriere della Sera
Allegri meglio di Mourinho. Nei numeri: ottavo passaggio del turno di fila, contro i sette del portoghese.
E per una volta anche nello show in conferenza stampa a fine partita. Tema dello sfogo - già ribattezzato «Il discorso del Collesalvetti» - è la negatività da esportazione dei tifosi juventini, del quale il tecnico si era già lamentato pochi minuti prima in televisione.
«I nostri tifosi devono essere più positivi - sottolinea l' allenatore che in tre edizioni ha portato la Juve due volte fino all' atto conclusivo della Champions -. Andiamo in finale e vediamo. Poi la finale non la fai contro il Collesalvetti (piccola squadra livornese ndr ), è un evento mondiale, si vince e si perde.
Tacchinardi mi ha detto in diretta tv che lui ha vinto una Champions e ne ha perse tre.
Ma a me piacerebbe sentire che ne ha giocate quattro.
allegri
Perché arrivare fino in fondo non è una cosa normale, ma speciale. E vincerla non è vincere il torneo dei bar: ci sono squadre straordinarie, il primo obiettivo è passare il girone, poi gli ottavi. Non sono presuntuoso: credo che la squadra possa arrivare in finale. Cerchiamo di essere positivi, perché è più facile che le cose vengano dalla nostra parte. Poi le perdi le finali, perché non giochi contro il Collesalvetti... Con tutto il rispetto per il Collesalvetti, chiaro. La Juventus ha giocato otto finali, ora con grande entusiasmo cerchiamo di vincerla. Stufo di questo clima?
Io non mi stufo, ho pazienza da vendere, mi diverto. Ma bisogna cambiare. Serve entusiasmo: non avevamo giocato la finale di Cardiff e già c' era chi pensava di averla persa. Io rispetto i tifosi della Juventus, sono straordinari e lì rispetto, però questa è la verità». Prima di arrivare a Kiev la strada è comunque ancora molto lunga: «A occhio e croce, penso che andremo in Inghilterra» chiosa Max. In fondo sarebbe il posto ideale per esorcizzare Cardiff. Una volta per tutte.
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