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    PARIGI A FERRO E FUOCO – A 6 GIORNI DALL’ELEZIONE DEL NUOVO PRESIDENTE, SCONTRI FRA BLACK BLOCK E POLIZIA – LANCIATE MOLOTOV CONTRO LE FORZE DELL’ORDINE - FERITI 4 AGENTI - DISORDINI ANCHE A ISTANBUL, 200 ARRESTI - VIDEO


     
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    Da www.repubblica.it

     

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    E' alta la tensione in Francia a sei giorni dal ballottaggio che vede la candidata del Front National, Marine Le Pen, e il candidato centrista di En marche!, Emmanuel Macron, sfidarsi per conquistare l'Eliseo. Nel giorno in cui entrambi sono stati impegnati in comizi (Le Pen a Villepinte, una quindicina di chilometri a nord della Capitale, dove, invece era atteso l'avversario), a Parigi si sono verificati scontri tra polizia e black bloc incappucciati, sul percorso della manifestazione sindacale per il Primo maggio, durante il corteo tra Place de la République e la Bastiglia: secondo i quotidiani parigini online, ci sono quattro poliziotti feriti, uno dei quali in modo grave.

     

    A riferirlo è stato il ministro degli Interni francese Matthias Fekl: "Durante gli scontri, quattro poliziotti sono stati feriti. Uno di loro è stato gravemente ferito a una mano, mentre l'altro è rimasto seriamente ustionato al volto", ha affermato in una dichiarazione. Ci sono stati lanci di bottiglie incendiarie e la polizia ha risposto con i lacrimogeni. Fekl ha fermamente condannato l'"intollerabile violenza contro gli agenti di polizia", impegnandosi a fare tutto il possibile per individuare ed arrestare gli individui che hanno lanciato pietre e bombe molotov contro la polizia.

     

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    La Prefettura ha riferito che alcuni individui "mascherati e incappucciati hanno lanciato oggetti e bombe molotov sugli agenti", che hanno risposto con i gas lacrimogeni. Secondo i sindacati alla manifestazione di Parigi hanno partecipato 80.000 persone, 30.000 secondo la questura.

     

    Arresti a Istanbul. Anche a Istanbul il Primo maggio ha visto scontri tra manifestanti e agenti: la polizia turca ha usato gas lacrimogeni per disperdere un gruppo di circa 200 persone che volevano radunarsi in piazza Taksim, per celebrare il Primo maggio nonostante il divieto di riunirsi in questo luogo simbolico.

     

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    Il gruppo di manifestanti, composto da diversi gruppi di sinistra, sventolava delle bandiere con degli slogan contro il governo, come 'Lunga vita al Primo maggio, no al dittatore'.

     

    Secondo quanto reso noto successivamente dalle autorità, oltre duecento persone sono state arrestate nella metropoli turca per aver partecipato a delle manifestazioni 'illegali' che usavano il Primo maggio come 'pretesto' per criticare il governo del presidente Recep Tayyip Erdogan; la polizia avrebbe inoltre sequestrato una quarantina di bombe molotov e 17 granate.

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