F. Ame per la Verità
nicosia occhionero
Quando Antonello Nicosia, sedicente professore con in dote una condanna a 10 anni per droga, radicale incallito col pallino dei diritti dei detenuti nonché (sostengono i magistrati palermitani che hanno disposto il suo arresto) relazioni con uomini legati all' imprendibile mammasantissima della mafia Matteo Messina Denaro, è entrato nel carcere di Palermo, la deputata Pina Occhionero, ex compagna di banco alla Camera di Pier Luigi Bersani passata con Italia viva all' ultima Leopolda, ha dichiarato che il professore era un suo collaboratore.
Falso. Quella dichiarazione le è costata l' iscrizione nel registro degli indagati. Ha fatto passare Nicosia per suo assistente, consentendogli di entrare in carcere.
Ma, hanno scoperto i magistrati, il rapporto di collaborazione tra i due sarebbe stato formalizzato solo successivamente. Alla parlamentare è stato quindi notificato ieri un avviso di garanzia.
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La parlamentare era anche stata sentita nelle scorse settimane dal procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido e dai pm Gery Ferrara e Francesca Dessì proprio nell' ambito dell' inchiesta che ha portato all' arresto di Nicosia, del boss di Sciacca Accursio Dimino e di due indagati indicati come favoreggiatori. Dall' indagine, passata molto sotto traccia (Matteo Renzi, Italia Viva e gran parte della stampa, come denunciato da Francesco Storace sul Secolo d' Italia, sono rimasti in silenzio) era emerso che Nicosia, grazie alla collaborazione con la Occhionero, entrava e usciva dalle carceri, incontrando anche capimafia detenuti al 41 bis, tra i quali perfino il boss Filippo Guttadauro, il cognato della Primula rossa di Cosa Nostra che è detenuto in 41 bis a Tolmezzo.
Dopo quell' incontro dalla deputata fu presentata un' interrogazione parlamentare grazie alla quale, come ha denunciato il parlamentare di Fratelli d' Italia Giovanni Donzelli, Guttadauro si oppose a una richiesta di archiviazione in un procedimento in cui, per via di quella detenzione andata oltre la condanna che doveva scontare, aveva denunciato lo Stato per associazione a delinquere. Occhionero e Nicosia si erano conosciuti tramite i Radicali.
GIUSEPPINA OCCHIONERO
Il 21 dicembre, dopo aver avuto con Nicosia solo contatti telefonici, Occhionero è arrivata a Palermo e ha incontrato il sedicente professore con cui è andata immediatamente a fare un' ispezione al carcere Pagliarelli. E all' ingresso ha dichiarato che Nicosia era un suo collaboratore: circostanza che, hanno accertato i pm anche attraverso indagini alla Camera, è risultata falsa. All' epoca, infatti, stando all' inchiesta, nessun rapporto di lavoro era stato formalizzato. Il giorno successivo i due hanno fatto, con le stesse modalità, visite nelle carceri di Agrigento e Sciacca.
matteo renzi a piazzapulita 1
Nicosia, che è stato arrestato per mafia, ora è indagato con la Occhionero anche per falso in concorso, aggravato dall' aver favorito l' associazione di stampo mafioso denominata Cosa nostra. Alla parlamentare, che quando è stata sentita in Procura era caduta dal pero, sostenendo di essersi sbagliata a fidarsi del collaboratore, è stato notificato un invito a comparire per rendere interrogatorio la prossima settimana.
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