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    IN GINOCCHIO DA SILVIO! - ALTRO CHE BRUNETTA E SCHIFANI, GLI ANGELI CUSTODI DEL BANANA SONO LETTA E NAPOLITANO!


     
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    Napolitano - BerlusconiNapolitano - Berlusconi

    1 - LA STRATEGIA DI BERLUSCONI "IL PDL DEVE AVVOLGERE LETTA SARÀ LUI A DIFENDERCI SEMPRE"
    Francesco Bei per "La Repubblica"


    «Non dovete fare nulla: lasciamo che a difenderci siano Napolitano e Letta». Silvio Berlusconi due sera fa a palazzo Grazioli era stato buon profeta, catechizzando il vertice del Pdl, nel prevedere quello che sarebbe successo. Così la giornata di oggi, quando Enrico Letta prenderà la parola in Senato come avvocato del ministro dell'Interno, confermerà quanto accaduto ieri dopo l'intervento di Napolitano: un Pd a pezzi, con la componente renziana messa a tacere, e un Pdl di nuovo compatto, senza distinzioni tra falchi e colombe.

    BERLUSCONI NAPOLITANOBERLUSCONI NAPOLITANO

    È il prezzo delle larghe intese, che al momento ricade unicamente sui democratici.
Ma il clima nuovo che si respira in queste ore a palazzo Grazioli è dovuto anche allo sguardo che si allunga sul 30 luglio, su quella camera di consiglio in cui la Cassazione deciderà delle sorti politiche del Cavaliere. Come spiega un autorevole partecipante al vertice notturno a casa Berlusconi, «la speranza è che anche i giudici si sintonizzino con il Colle ed evitino all'Italia una pericolosa crisi al buio».

    Giorgio Napolitano e Enrico LettaGiorgio Napolitano e Enrico Letta

    Insomma, l'imperativo della «stabilità », che ha costretto il Pd a ingoiare il rospo Alfano, per i berlusconiani dovrebbe comportare anche «un soprassalto di buon senso» nella suprema corte ed evitare la condanna del leader Pdl. La pressione è al massimo e lo dimostra il documento politico apparso ieri sul sito del Pdl, 13 pagine con cui il partito si è trasformato nel collegio di difesa del leader, confutando le tesi della procura di Milano. L'importante adesso è guadagnare tempo ed evitare il peggio.

    ALFANO GIURA AL QUIRINALE CON LETTA E NAPOLITANOALFANO GIURA AL QUIRINALE CON LETTA E NAPOLITANO

    «La crisi di governo - concede un ex ministro del Cavaliere - l'apriremmo solo se Berlusconi dovesse andare agli arresti e fosse espulso dalla vita politica. A questo punto qualunque altra soluzione per noi sarebbe una vittoria e consentirebbe a Letta di andare avanti».
È come se il Pdl avesse circondato palazzo Chigi in un abbraccio soffocante, facendosene scudo. Anche la riunione della cabina di regia, una richiesta di Renato Brunetta e Daniele Capezzone, ieri è sembrata (ed è stata venduta) come un successo del partito di Berlusconi.

    LUPI ALFANO FITTO E VERDINI SCHERZANO TRA I BANCHI DI MONTECITORIOLUPI ALFANO FITTO E VERDINI SCHERZANO TRA I BANCHI DI MONTECITORIO

    Tanto che un falco come il capogruppo alla Camera del Pdl, che fino a poco tempo fa tuonava ogni giorno contro Letta e Saccomanni, dopo aver incassato la conferma della cancellazione dell'Imu ieri si è allontanato gongolante dalla riunione di governo: «Siamo soddisfatti dell'esito del vertice perché sono state accolte le nostre proposte. La nostra non è una coalizione forzata ma convinta. Ci siamo per realizzare il programma».

    GOVERNO LETTA ALFANO MOAVERO LUPI BONINO BRUNETTAGOVERNO LETTA ALFANO MOAVERO LUPI BONINO BRUNETTA

    È la nuova strategia dell'abbraccio, che ha sostituito il sostegno recalcitrante garantito nelle prime settimane dal Pdl. Come se Berlusconi avesse fatto suo il governo Letta, riducendo al silenzio il Pd. La difesa di Angelino Alfano in fondo è soltanto l'ultima mossa di una partita studiata a tavolino e iniziata da tempo. Se ne è accorto ad esempio il renziano Roberto Giachetti, che continua a scontrarsi con un muro ad ogni tentativo di cambiare il Porcellum con una legge che consenta di tornare a votare.

    BRUNETTA MARONI ALFANO SCHIFANIBRUNETTA MARONI ALFANO SCHIFANI

    Giachetti spera che una raccolta di firme tra i parlamentari, promossa insieme a Mario Segni e Arturo Parisi, possa consentire di arrivare a una procedura d'urgenza per cancellare entro un mese il Porcellum. Ma la stessa logica che ha imposto al Pd la difesa di Alfano potrebbe bloccare tutto: «E' ricominciata la manfrina - ammette Giachetti - per cui il Porcellum va cancellato, senza troppo pudore, da parte degli stessi che hanno impedito che
accadesse, bocciando la mia mozione firmata da cento deputati ». Intanto il tempo corre e si avvicina la scadenza di fine luglio, entro la quale il governo aveva promesso che il Porcellum sarebbe stato soltanto un ricordo.

    Silvio Berlusconi con Alfano e SchifaniSilvio Berlusconi con Alfano e Schifani

    2 - BERLUSCONI: DISCORSO DI LETTA? MI E' PIACIUTO MOLTO =
    (AGI) - "Si, molto". Cosi Silvio Berlusconi, lasciando il Senato, risponde ai giornalisti che gli chiedono se gli e piaciuto il discorso di Enrico Letta in aula. E' l'unica risposta fornita da Cavaliere, che ha spiegato: "Non rilascio dichiarazioni".

    3 - SONDAGGI. SWG: PDL PRIMO PARTITO, SI ARRESTA EMORRAGIA M5S
    (DIRE) - Secondo quanto emerge da un sondaggio realizzato in esclusiva da Swg per Agora' Estate, il Pdl (26,5%) si conferma il primo partito con l'1% in piu' del Pd (25,5%). Il Pd perde lo 0,8% rispetto a sette giorni fa. Il Movimento 5 Stelle si attesta al 18,5%, valore pressoche' identico alla scorsa settimana. "Si registra sostanzialmente una forte stabilita' nelle intenzioni di voto, si e' arrestata l'emorragia del Movimento 5 Stelle e il Pdl ha smesso di crescere restando stabile". Cosi' ha commentato i risultati del sondaggio, Roberto Weber, presidente

     

     

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