autovelox

ALTRO CHE ECO-ANSIA, C’È CHI SOFFRE DI QUELLA VERA PER COLPA DEGLI AUTOVELOX – A CADONEGHE, IN PROVINCIA DI PADOVA, DUE RILEVATORI DI VELOCITÀ STANNO FALCIDIANDO GLI AUTOMOBILISTI – A CAUSA DELLE MULTE SALATE LE PERSONE HANNO INIZIATO A SOFFRIRE DI ANSIA E DISTURBI CORRELATI. UNA DOTTORESSA DEL POSTO, ANTONELLA BORDIN, HA DECISO DI ASSISTERE I PAZIENTI GRATUITAMENTE – UN AUTOVELOX È STATO FATTO BRILLARE, ALL’ALTRO HANNO SPARATO CON UNA PISTOLA A PALLINI...

Estratto dell’articolo di Serena De Salvador per www.ilmessaggero.it

 

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Non si placa la feroce polemica attorno agli autovelox della strada 307 a Cadoneghe, in provincia di Padova. I due apparecchi, installati poco più di un mese fa, hanno staccato oltre ventimila multe che nei giorni scorsi hanno cominciato a falcidiare gli automobilisti.

 

Nel malumore crescente, mercoledì sera la tensione è arrivata alle stelle. Uno dei due velox, all’incrocio con via Donizetti, è stato fatto esplodere. E risulta manomessa anche la telecamera del secondo, sfondata con un proiettile di una pistola a pallini. Mentre le indagini proseguono a tutto campo per individuare i responsabili, venerdì sera oltre 150 multati si sono dati appuntamento per discutere l’ipotesi di una causa collettiva.  […]

 

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Antonella Bordin vive all’Arcella (Padova) ed è medico di base a Trebaseleghe. Ogni giorno percorre la 307 per assistere i pazienti e nelle ultime settimane si è vista recapitare otto multe, per un costo di oltre 700 euro. Una situazione prostrante anche dal punto di vista emotivo e fisico, tanto che ha deciso di mettere la sua esperienza professionale al servizio di tutti i multati, offrendo loro supporto anche dal punto di vista medico, guardando pure all’ipotesi di muoversi per vie legali con una causa per i danni provocati dallo stress delle sanzioni.

 

«Sono allucinata – spiega –. Sto pagando quest‘ingiustizia con una gastrite e uno stress tremendi, che inficiano anche le mie prestazioni professionali. E come me ci sono tante, troppe, altre persone. Quella strada la percorro almeno due volte al giorno per assistere i miei 1.500 pazienti. E non lo faccio da poco: prima per dieci anni ho lavorato in guardia medica a Camposampiero, senza mai prendere una multa». […]

 

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Per questo la dottoressa ha deciso di essere in prima linea a sostegno di chi, come lei, si è visto falcidiare dai verbali. «Mi metto a disposizione per chi ha bisogno di un consulto o di un aiuto medico a causa dello stress per la situazione – precisa –. Tachicardia, cefalea, disturbi gastrici sono condizioni debilitanti.

 

Curare le persone è la mia vocazione e ovviamente lo farò senza scopo di lucro, se qualcuno avrà bisogno di me. E poi non escludiamo le vie legali: le medicine e lo psicologo costano, se ci sarà margine agiremo per i danni psicologici e lo stress che tutto ciò ci causa».  

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