Vera Martinella per www.corriere.it
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Il Papillomavirus è tra i maggiori responsabili di queste forme di cancro, in aumento specie fra gli uomini. Si trasmette tramite rapporti e si può prevenire con il vaccinoIl Papillomavirus o Hpv si trasmette per via sessuale ed è ben noto per essere responsabile di diverse forme di cancro: alla cervice uterina (ne è la prima causa), ma anche di tipi più rari che colpiscono vulva, vagina, pene e ano.
E dei carcinomi che interessano bocca e gola, i cui casi sono in aumento e per i quali gli esperti hanno lanciato un allarme: serve grande attenzione quando si hanno rapporti di sesso orale perché l'età a cui si inizia, il numero di partner e la frequenza con la quale si cambiano i compagni possono avere un ruolo importante nella diffusione del virus e far salire il rischio di sviluppare un tumore.
Sesso orale
A questa conclusione è giunto anche l'ultimo studio pubblicato recentemente sulla rivista scientifica Cancer, secondo il quale avere più di 10 partner con i quali si è praticato sesso orale aumenta oltre quattro volte le probabilità di ammalarsi di cancro alla bocca o alla gola collegato all'Hpv.
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E il pericolo cresce ulteriormente per chi ha iniziato da molto giovane e se si sono avvicendati più compagni in tempi brevi. Proprio in conseguenza dei noti danni provocati dal Papillomavirus, la vaccinazione contro l'Hpv viene offerta gratuitamente in Italia a tutti i maschi e le femmine al compimento dei 12 anni d’età.
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La nuova ricerca: cosa fa salire il rischio
Precedenti studi hanno dimostrato che praticare sesso orale è un importante fattore di rischio per l'insorgenza di carcinomi dell’orofaringe, il tratto intermedio della faringe, tra bocca e gola e un’analisi su oltre 13mila persone aveva messo in luce che il pericolo è maggiore per i maschi che hanno avuto rapporti con 5 o più partner. Il virus Hpv viene trasmesso alla bocca e alla gola attraverso il sesso orale e, secondo le statistiche più recenti, è responsabile di circa il 70 per cento dei nuovi casi diagnosticati ogni anno di cancro orofaringeo, che si sviluppa nel retro della gola, alla base della lingua o nelle tonsille.
Per appurare quanto e come il comportamento personale influisca sulle probabilità di ammalarsi gli autori americani della nuova indagine, guidati da Virginia Drake, del Dipartimento di Otorinolaringoiatria della Johns Hopkins University di Baltimora, hanno condotto un’indagine su 163 pazienti con un carcinoma orofaringeo collegato all'Hpv e 345 persone sane. «Il numero di casi di questo tipo di cancro è in continua crescita negli Stati Uniti e non solo — dice Drake —.
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Per questo abbiamo voluto comprendere meglio cosa può favorire la diffusione della malattia e comprendere meglio chi è più a rischio. Dal nostro studio emerge che non conta soltanto il numero precedente di “compagni di letto”, ma anche il fatto di aver avuto molti partner più anziani in età molto giovane e la quantità di relazioni con persone diverse».
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Fumo e alcol maggiori responsabili
Il Papillomavirus (o HPV, dall’inglese Human Papilloma Virus) è il primo responsabile del cancro alla cervice uterina, che era il tumore più diffuso ai primi dell’Ottocento e che oggi è invece fra i meno letali, grazie alla prevenzione e alla diffusione del vaccino contro l'Hpv. È poi stato dimostrato il suo ruolo nella formazione di altri tumori (vulva, vagina, pene, ano orofaringe): secondo stime recenti, milioni di neoplasie potrebbero essere evitate ogni anno nel mondo solo grazie alla vaccinazione.
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Alcuni dei 150 ceppi di virus hanno un ruolo chiave anche nell’insorgenza di lesioni precancerose (condilomi genitali) maschili e femminili. Nel nostro Paese si stima che ogni anno il Papillomavirus sia responsabile di circa 6.500 nuovi casi di tumori in entrambi i sessi, circa 12mila lesioni anogenitali di alto grado nella donna e almeno 80mila casi di condilomi genitali. Malattie che potrebbero scomparire, o almeno diventare molto rare, grazie alla vaccinazione.
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Queste neoplasie si presentano più frequentemente nelle persone sopra i 40 anni. Fumo, microtraumi delle mucose, cattiva igiene orale, una dieta povera di frutta e verdura, l’eccessivo consumo di bevande alcoliche e il Papillomavirus sono i maggiori responsabili dei tumori di bocca e gola: maggiore è la quantità di alcol e tabacco consumati, tanto più alte sono le probabilità di ammalarsi. «Gonfiore al collo, deglutizione dolorosa o faticosa, raucedine persistente, mal di gola e o bruciore alla lingua, lesioni rosse o bianche nel cavo orale sono sintomi che devono insospettire — conclude l'esperta —. Se perdurano per almeno tre settimane, non bisogna perdere tempo e andare dal medico per un consulto: un controllo e una diagnosi precoce possono salvare la vita».
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