ALITALIA
Luigi Grassia per “La Stampa”
In Alitalia dopo la spaccatura fra i sindacati potrebbe aggiungersene una tra i soci finanziatori a complicare le cose per l’accordo con Etihad. Ieri le banche azioniste e/o creditrici di Alitalia manifestavano irritazione per le troppe condizioni della società Poste Italiane al suo nuovo impegno finanziario in Alitalia.
Le Poste sono il secondo azionista con il 19,48% e se non facessero la loro parte potrebbero mettere in difficoltà tutta l’operazione Etihad. L’azionista pubblico di Alitalia avrebbe chiesto, tra le altre condizioni, quella di versare i 40 milioni nella newco anziché nella old company: questo muterebbe l’assetto della nuova Alitalia, con i soci che passerebbero da due a tre, Cai (46%), Poste (5%) ed Etihad con il 49%.
Francesco Caio
Ma cambiare le carte in tavola a questo punto dell’operazione, sostengono fonti vicine al dossier, rischia di vanificare gli sforzi fatti fino a ora. E creerebbe una situazione di soci di serie A e soci di serie B. Inoltre, arrivati a questo punto non ci sarebbero molti margini per riaprire la trattativa: anche perché le carte relative all’operazione, sulla base degli accordi, sono già state inviate all’Ue per accelerare l’istruttoria.
Il tempo stringe. Per venerdì è fissata l’assemblea dei soci di Alitalia che dovrebbe deliberare il nuovo impegno finanziario di circa 200 milioni a garanzia di eventuali perdite extra e contenziosi pregressi (di cui Etihad non vuol farsi carico). E in settimana potrebbe essere convocato un consiglio di amministrazione della compagnia per varare l’aumento di capitale e forse anche per approvare il testo del contratto tra Alitalia ed Etihad. Contratto che, come annunciato dall’amministratore delegato di Etihad James Hogan, verrà firmato entro fine mese (ma non è escluso che questo succeda già in settimana).
volo etihad atterra a fiumicino
Intanto i sindacati sono al lavoro per il referendum sulle intese sul lavoro firmate nei giorni scorsi da alcune sigle. La Uiltrasporti chiede due referendum, uno sul contratto e uno sui tagli al costo del lavoro.
C’è polemica anche dentro al sindacato Ugl. La segreteria smentisce che si sia scissa la struttura nazionale dei piloti di Ugl trasporto aereo, e aggiunge che «gli assistenti di volo hanno aderito agli accordi». Invece l’ex responsabile organizzativo di Ugl trasporto aereo Tonino Muscolo dice che il trasferimento del personale navigante dell’Ugl alla Uiltrasporti «conta già un centinaio di piloti e ha un effetto-domino: nei prossimi due giorni si iscriveranno anche gli altri».