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Estratto dall'articolo di Federico Rampini per Affari&Finanza – la Repubblica
Quanto mi costa il re dei multimiliardari Jeff Bezos? Come contribuente newyorchese, troppo. La storia ha inizio un anno fa quando Amazon lancia un annuncio: vuole creare una seconda sede, oltre a quella originaria di Seattle. Non è uno dei tanti depositi dove transitano le merci che danno lavoro a fattorini sottopagati, ma di un secondo quartier generale che assumerà ingegneri informatici, esperti di marketing, manodopera qualificata e ben pagata: 50mila nuovi posti di lavoro. (…)
Bezos aggiunge un altro messaggio: la nuova sede sarà ubicata in questa o quella città anche a seconda del carico fiscale.
JEFF BEZOS ALLA CONFERENZA 'WIRED 25'
Comincia una gara tra le città Usa (…) Le multinazionali mettono in concorrenza fra loro gli Stati, di fatto li ricattano: se mi vuoi, e se vuoi l' occupazione che creo, devi farmi pagare meno tasse possibile.
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La neodeputata Alexandria Ocasio-Cortez ha calcolato che sommando le esenzioni fiscali offerte dal Comune e dallo Stato di New York, ogni posto di lavoro creato da Amazon costerà 40mila dollari di mancato gettito fiscale. Poiché Amazon "consumerà" servizi pubblici come qualsiasi azienda - polizia, trasporti, nettezza urbana - questo significa che il conto lo paghiamo noi newyorchesi "normali".
TRUMP VERSIONE MAIALE SUL NEW YORK MAGAZINE
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Da notare che New York City e New York State sono un monocolore democratico, abbiamo Bill de Blasio sindaco e Andrew Cuomo governatore, la sinistra ha tutte le leve del potere locale. Ma quando si tratta di attirare le multinazionali si comporta come i repubblicani: meno tasse alle imprese, meno tasse ai ricchi. E sono orgogliosi del risultato: hanno evitato che Amazon andasse altrove. Ma a quel prezzo, costava meno assumere direttamente nuovi impiegati comunali. Che differenza c' è tra statalismo, e Corporate Welfare, cioè l' assistenza pubblica elargita alle grandi imprese?
ANDREW cuomo BILL DE BLASIO