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    I PICCIONCINI CHE GIOCAVANO AL TERRORISMO - AMEDY COULIBALY ERA UN DELINQUENTE RECIDIVO: AVEVA UNA SERIE DI CONDANNE PER RAPINA E SPACCIO DI DROGA - È CHÉRIF KOUACHI CHE LO CONVINCE A CONVERTIRSI ALL’ISLAM RADICALE


     
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    Hayat Boumeddiene Hayat Boumeddiene

    Sara Gandolfi per il “Corriere della Sera”

     

    Le foto segnaletiche mostrano due giovani «normali». Lui, Amedy Coulibaly, 32 anni, ha solo lo sguardo un po’ annoiato ma il portinaio di casa sua, a Fontenay-aux-Roses, ancora ieri assicurava che era un uomo «molto discreto, cordiale, sorridente». Lei, Hayat Boumeddiene, la compagna di sei anni minore, sembra stanca. In realtà, da tempo si allenavano alla guerra, «persone armate e pericolose», dice il mandato di cattura.

     

    Lo raccontano altre immagini, che li mostrano durante una «gita» in montagna: erano andati a far visita a Djamel Beghal,in odor di terrorismo e adepto del movimento radicale takfir, una setta salafista. In quell’occasione Amedy e Hayat, la coppia dannata, ne approfittò per farsi un «album fotografico»: lui in pose da cecchino; la fidanzata avvolta dal niqab nero, intenta ad esercitarsi con la balestra. Li conosceva bene la polizia. 

    Hayat Boumeddiene E AMEDY COULIBALY Hayat Boumeddiene E AMEDY COULIBALY


    Amedy era un delinquente recidivo. Comincia presto la sua carriera criminale: unico maschio in una famiglia di dieci figli, nel comune di Juvisy-sur-Orge, l’inquieto adolescente colleziona condanne per rapina a mano armata e spaccio di droga. Ed è in carcere, nel 2005, che fa un incontro determinante: Chérif Kouachi che lo convince a convertirsi all’Islam radicale. Lo ribattezza «il piccolo nero di Grigny».

     

    AMEDY COULIBALY AMEDY COULIBALY

    Con la compagna di Chèrif, Hayat ha avuto «tre 500 contatti telefonici», rivela il procuratore di Parigi, Francois Molins. Nel 2009 finisce sul giornale Le Parisien . Sta per andare all’Eliseo, ad incontrare Sarkozy, in rappresentanza degli operai di una fabbrica dove lavora. «Speriamo che il presidente mi aiuti ad ottenere il rinnovo del contratto», dice. Ma la sua mente è affamata di sangue. L’anno dopo, viene arrestato per complicità nel piano per far evadere un terrorista. Una perizia lo definisce «personalità immatura e psicopatica».

    Finisce di nuovo in galera, dove resta fino a pochi mesi fa. Hayat lo aspetta. La loro «storia d’amore e odio» dura almeno da cinque anni. Per questo la polizia pensa sia sua complice. Ma lei è sparita. 
     

     

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