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    ANASTASIYA TUTTI GLI EMATOMI SI PORTA VIA - DAL REFERTO MEDICO NEANCHE UN GRAFFIO SULLA FIDANZATA DI LUCA SACCHI, CHE INVECE AVEVA DETTO DI ESSERE STATA PRESA A BASTONATE DA VALERIO DEL GROSSO E PAOLO PIRINO. L'AVVOCATO SPIEGA PERCHÉ NON SI È FATTA VEDERE AI FUNERALI - CANCELLATI MESSAGGI E CHAT DAI CELLULARI DEI PERSONAGGI COINVOLTI NELL'OMICIDIO, I PM DOVRANNO CHIEDERE I DATI CON ROGATORIA INTERNAZIONALE


     
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    1. OMICIDIO LUCA SACCHI, IL REFERTO MEDICO: NEMMENO UN GRAFFIO SU ANASTASIYA KYLEMNIK. PER LEI ORA SONO GUAI

    Da www.liberoquotidiano.it

     

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    Si fa sempre più complessa la posizione di Anastasiya Kylemnik, la fidanzata di Luca Sacchi, il ragazzo ucciso a Roma con un colpo di pistola in una vicenda dai contorni ancora tutt'altro che chiari. Il punto è che ora sono emersi i risultati del referto stilato dai medici dell'ospedale San Giovanni di Roma: nessuna escoriazione, nemmeno un ematoma, un graffio. Ma Anastasiya aveva riferito e continua a sostenere che nella notte dell'omicidio era stata aggredita da Valerio del Grosso e Paolo Pirino, aggressione con tanto di mazza da baseball.

     

    Tanto che la ragazza parlava di un dolore all'altezza delle vertebre cervicali e la madre, intervistata dal Messaggero, aveva aggiunto che "Anastasiya ha un ematoma dietro la testa e le ginocchia ancora sbucciate". Evidenze che però non risultano nel referto medico: i dottori non hanno riscontrato lesioni riconducibili alle percosse che sostiene di aver subito quella maledetta sera di fronte al pub John Cabot.

     

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    Ovvio, dunque, che la posizione della ragazza, alla cui ricostruzione gli inquirenti non hanno mai di fatto creduto, si faccia sempre più delicata. Perché ha mentito, se ha mentito? Cosa è accaduto davvero mentre Luca Sacchi moriva? Domande che, per ora, non hanno risposte sufficientemente chiare.

     

     

    2. OMICIDIO LUCA SACCHI, CANCELLATI MESSAGGI E CHAT DAI CELLULARI

    Fulvio Fiano e Rinaldo Frignani per il ''Corriere della Sera''

     

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    Tutto cancellato. Nessuna traccia di conversazioni. Tanto che adesso sarà necessario forse una rogatoria internazionale per leggere quello che c’è scritto sulle piattaforme di messaggistica dei cinque cellulari acquisiti nel corso delle indagini sull’omicidio di Luca Sacchi e su altri apparecchi di persone che sono state identificate durante le indagini. Gli smartphone saranno probabilmente sottoposti a perizia da parte di chi indaga, con sistemi tecnologici capaci di riportare sullo schermo messaggi cancellati, ma nel caso non si raggiungessero i risultati sperati, allora sarà necessario rivolgersi alle società che gestiscono questi sistemi, come è più volte accaduto in passato.

     

     

    luca sacchi funerali luca sacchi funerali

    E di conseguenza potrebbe esserci un allungamento dei tempi per scoprire cosa, quando e con chi i protagonisti della vicenda che ruota attorno al delitto dell’Appio Latino del 23 ottobre scorso si siano scambiati informazioni, contatti, magari anche fissato appuntamenti, come quello nella serata dell’omicidio in via Latina, a due passi dal luogo in cui il 24enne personal trainer è stato colpito a morte da un proiettile esploso da Valerio Del Grosso, ora in carcere per concorso in omicidio con Paolo Pirino.

     

     

    fermo dei due sospettati per l'omicidio di luca sacchi 2 fermo dei due sospettati per l'omicidio di luca sacchi 2

    Le verità nascoste

     

    Gli accertamenti dei carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci e dei poliziotti della Squadra mobile proseguono intanto senza sosta. L’analisi dei video acquisiti nel corso delle indagini continua per identificare tutte le persone che sono comparse sia sulla scena della trattativa per l’acquisto della droga sia su quella dello sparo fatale, davanti al «John Cabot Pub» di via Franco Bartoloni.

    paolo pirino paolo pirino

     

     

    Poca voglia di parlare fra gli abitanti di via Latina, che dista poche decine di metri dal locale frequentato da Luca Sacchi e dalla sua comitiva di amici: qualcuno nega, altri non hanno voglia di ricordare quello che è accaduto la sera del 23 ottobre prima del delitto. Quindi non si può escludere che qualcuno abbia udito le grida di un litigio che potrebbe essere scoppiato fra i cinque-sei giovani, forse anche di più, che secondo Valerio Rispoli e Simone Piromalli ruotavano attorno a quell’incontro.

     

    valerio del grosso valerio del grosso

    Loro erano gli emissari di Del Grosso per controllare se nello zainetto della fidanzata di Luca, Anastasiya, mostrato loro da un amico del 24enne, Giovanni Princi, ci fossero davvero i soldi necessari per l’acquisto di una partita di marijuana, così come era stato concordato giorni prima da qualcuno ancora da identificare con il killer del personal trainer. Un servizio per il quale i due contatti sono stati ricompensati proprio dal 21enne di Casal Monastero.

     

     

    Nel frattempo Anastasiya continua a essere blindata nella sua abitazione vicino via Appia. Poche uscite negli ultimi giorni, assente ai funerali di Luca. Il suo avvocato Giuseppe Cincioni spiega che la decisione è stata presa per il «timore che la sua presenza, per la morbosa attenzione mediatica nei suoi confronti, potesse diventare occasione di turbamento in un momento dedicato alla preghiera, al raccoglimento e al ricordo. Una decisione sofferta che era stata comunicata al padre di Luca».

     

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