Andrea Montanari per “Milano Finanza”
briatore a servizio pubblico
Addio prestigiosa Sloane Street. Flavio Briatore e l'alleato Stefano Percassi devono abbandonare la rinomata via nel dorato quartiere di Chelsea, a Londra, per fare cassa e garantire la copertura del fabbisogno della loro Billionaire Italian Couture, ovvero la maison nata nel 2005 e oggi presente in 24 Paesi con una rete di 30 monomarca, ai quali si aggiungono altri 60 punti vendita in centri commerciali e store multimarca.
La sofferta decisione è stata presa nei mesi scorsi e si concluderà a breve - sul sito della maison è ancora presente l'indicazione dello showroom londinese- e garantirà sia i capitali necessari alla gestione ordinaria, sia la copertura per nuovi investimenti e sviluppi a carattere internazionale. A rilevare il contratto d'affitto (key money) di Billionaire Italian Couture sarà il colosso elvetico Swatch.
Billionaire Italian Couture
Valore delle trattativa: 4,75 milioni di sterline, somma che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, visto che il closing dell'accordo è previsto per il mese di marzo. In questo modo, Briatore e Percassi (esponente della famiglia industriale bergamasca azionista tra l'altro di Alitalia e del brand di make-up Kiko, pronto alla quotazione a Piazza Affari) possono far fronte al «fabbisogno complessivo di cassa» che ammonta a 2,89 milioni di euro, come si evince da un documento della casa di moda.
«Al fine di dare adeguata copertura al fabbisogno di casa necessario fino alla chiusura del corrente esercizio, la società contatterà a breve diversi istituti di credito per definire le modalità di anticipazione finanziaria delle somme che saranno incassate a seguito del perfezionamento del contratto col gruppo Swatch», si legge nel verbale di un recente cda dei Billionaire Italian Couture.
Billionaire Italian Couture
Nel contempo sono stati approvati i conti del primo semestre 2014, chiuso con ricavi per 13,37 milioni e che hanno presentato una perdita di 1,63 milioni, dopo che il 2013 aveva prodotto un fatturato di 20,9 milioni e un utile di 4.200 euro a fronte di una posizione finanziaria netta negativa per 5,36 milioni e un patrimonio di 4,9 milioni.
E mentre la maison sta valutando se cercare un altra location di pregio nel cuore di Londra (è presente anche ai magazzini Harrods), l'azionista Percassi lascia l'incarico di amministratore delegato sostituito da Laura Manelli (già in Armani, Versace e Fendi).
FLAVIO BRIATORE E STEFANO PERCASSI BRIATORE E IL NEGOZIO BILLIONAIRE
La manager si focalizzerà sulle linee guida del piano industriale, che prevede «il contenimento dei costi fissi di gestione, la ricerca di nuove opportunità di mercato in Paesi emergenti, l'ottimizzazione della rete distributiva e il miglioramento della redditività delle vendite», specificano i documenti della Billionaire Italian Couture. L'orizzonte di crescita internazionale è previsto in particolare nelle aree di Macao, Singapore, Sochi (Russia) e Johannesburg (Sud Africa), Istanbul e Bodrum (Turchia) e, come prossima meta, l'Arabia Saudita.