PESARO, CARABINIERE SI SPARA UN COLPO DI PISTOLA IN CASERMA. AVEVA 50 ANNI
Da https://bologna.repubblica.it
TEO LUZI AL CONVEGNO SUL BENESSERE PSICOLOGICO DEI CARABINIERI
E' entrato in caserma, a Borgo Santa Maria, e si è sparato un colpo in testa con la sua pistola d’ordinanza. E' morto così un carabiniere di 50 anni, pesarese, sposato, due figli. Un suicidio avvenuto ieri pomeriggio, quando avrebbe montato di pattuglia. Ad accorgersi del corpo senza vita è stato un collega.
Appuntato scelto dei carabinieri, aveva un curriculum trentennale fatto di meriti e riconoscimenti, al lavoro è sempre stato ineccepibile. Anche se non sembrano esserci dubbi, la Procura della Repubblica che ha disposto gli accertamenti sulla morte. Il carabiniere era rientrato in servizio in caserma lo scorso anno, dopo una lunga riabilitazione dopo aver preso il Covid in modo pesante, con un ricovero in ospedale.
CARABINIERI
CARABINIERI: LUZI, 'EMERGENZA SANITARIA HA GENERATO SENSAZIONE DI INCERTEZZA E SOLITUDINE'
(Adnkronos) - ''L'iniziativa di oggi testimonia la grande attenzione verso il personale'' ha esordito il Comandante Generale dell'Arma dei carabinieri Teo Luzi nel corso della conferenza sulla prevenzione degli stati di disagio e la promozione del benessere nell'Arma dei Carabinieri.''
PIERPAOLO SILERI AL CONVEGNO SUL BENESSERE PSICOLOGICO DEI CARABINIERI
L'argomento è reso attuale dalla emergenza sanitaria che ha generato una forte sensazione di incertezza e solitudine. Per altro la crisi o la guerra in corso ha generato ulteriori effetti collaterali, le immagini belliche generano dolore. Tali argomenti riportano al centro l'importanza della tutela dei cittadini e le relazioni umani e sociali'' ha continuato Luzi.
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''Il disagio nascendo nei luoghi di vita e di lavoro va superato con l'aiuto delle comunità stesse. L'arma è consapevole che il carabiniere è al centro e coltiva la cultura del noi''. ''Nella premessa del regolamento generale è ribadito che il carabiniere sia sostenuto paternamente: rigore e impegno con il quale l'amministrazione si deve porre'' prosegue Luzi ''è necessario che alle attività di promozione e prevenzione si arrivi tramite un percorso culturale. Questa resta la sfida più impegnativa. Bisogna condividere con le istituzioni un processo che garantisca il benessere dei lavoratori in divisa e una migliore qualità di vita.
NICOLA MOLTENI AL CONVEGNO SUL BENESSERE PSICOLOGICO DEI CARABINIERI
''Il Comandante Generale ha continuato: ''La qualità di vita resta connessa anche ad altri fattori multidimensionali: il lavoro è solo un tassello di grande importanza''. ''Il benessere di un carabiniere rappresenta un traguardo verso il quale si arriva tutti insieme, l'arma s'impegna a promuovere cultura del benessere e della prevenzione'' ha proseguito LUZI ''Il tema è molto più ampio rispetto quello sanitario. Le iniziative di collaborazione sono volte all'usodi strumenti innovativi per promuovere la creazione di serenità per perseguire i valori dell'Arma''.
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