Estratto dell'articolo di Gabriele Rosana per “il Messaggero”
GIANCARLO GIORGETTI DANIELE FRANCO
Non è mai stata una passeggiata, ma con l'ok al mantenimento della casella italiana nel board Bce la corsa di Daniele Franco per la presidenza della Banca europea per gli investimenti potrebbe farsi in salita.
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A decretare il sali-scendi nel borsino della corsa per succedere al tedesco Werner Hoyer alla guida della principale istituzione finanziaria multilaterale - centrale nella ricostruzione dell'Ucraina e per i prestiti a sostegno della transizione "verde" - è anche il peculiare manuale Cencelli dell'Ue, che guarda alla rappresentanza degli Stati nei posti chiave. Insomma, la sostanziale sovrapposizione di due processi di selezione del tutto paralleli, ma che coinvolgono due italiani, non aiuta.
PIERO CIPOLLONE
Per carità, il problema si pone anche per la Spagna, che ha schierato la candidata favorita per la presidenza della Bei, la ministra delle Finanze Nadia Calviño (l'altra frontrunner è la danese Margrethe Vestager, commissaria alla Concorrenza in aspettativa): Madrid ha, infatti, in ballo un'altra poltrona di rilievo in questa stagione di nomine finanziarie, visto che con la vice del Banco de España punta alla guida della vigilanza della Bce nella sfida a due con la tedesca Claudia Buch.
Per Franco, in caso di insuccesso per la Bei, ad agosto il ministero dell'Economia avrebbe ipotizzato un paracadute come membro del board Bce, ruolo per cui alla fine è stato presentato invece, secondo le attese, il nome di Piero Cipollone.
PIERO CIPOLLONE mario draghi daniele franco considerazioni finali di ignazio visco 2023