Da leggo.it
HOSTESS KUWAIT AIRWAYS 1
In mutande al colloquio di lavoro. È accaduto alle candidate hostess per la compagnia Kuwait Airways, che hanno denunciato di essere state costrette a spogliarsi per controllare la presenza sul loro corpo di nei, cicatrici, voglie o tatuaggi. La denuncia arriva dal quotidiano spagnolo El Diario, che ha raccolto le testimonianze di diverse ragazze. Gli episodi sarebbero avvenuti in un hotel di Madrid, in Spagna, a novembre durante un evento di reclutamento dell'agenzia di reclutamento Meccti, la più grande al mondo per reclutamento di personale di cabina.
«Mi sentivo come un animale da zoo» ha riferito Mariana, 23 anni che ha spiegato di essere rimasta in mutande reggiseno e collant mentre l'esaminatrice la osservava e prendeva appunti su un taccuino.
Il procedimento di selezione è apparso subito strano alle ragazze. Nell'ispezione iniziale sono state respinte tutte le ragazze con occhiali, apparecchi ortodontici, cicatrici visibili o nei e quelle che sono state considerate in sovrappeso. Ad alcune ragazze è stato chiesto se fossero disposte a perdere peso, mentre ad altre se avrebbero potuto mangiare di più.
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Solo tre dei 60 candidati erano uomini, ma sono stati tutti respinti in quanto la compagnia assumeva solo uomini del Kuwait.
Tutti i candidati selezionati è stato poi chiesto di entrare individualmente in una stanza dove una reclutatrice ha poi chiesto loro di spogliarsi. «La prima ragazza che è entrata è uscita piangendo» ha raccontato Bianca, un'assistente di volo rumena di 23 anni. Quando Bianca è entrata nella stanza, la reclutatrice le ha chiesto di tirarsi su il vestito.
«L'ho tirato su un po', appena sotto il ginocchio, lei me l'ha tirato su fino agli slip. Il mio vestito aveva una cerniera sul retro e lei mi ha chiesto di tirarlo giù fino alla vita, quindi sono rimasta lì in piedi in mutande e reggiseno". La reclutatrice ha controllato "cicatrici, voglie e tatuaggi".
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María, una studentessa di 19 anni, ha dichiarato: «Prima mi sono tolta la camicetta e ho lasciato i pantaloni, e poi viceversa. La reclutatrice mi ha guardato dall'alto verso il basso si è chinata per guardarmi dalle caviglie».
L'indagine del dipartimento spagnolo: «Violata la dignità delle donne»
L' annuncio di Meccti affermava che i candidati dovevano essere alti almeno 1 metro e 58 con "peso e altezza proporzionati" - e avere "un'eccellente aspetto complessivo".
Il Dipartimento del Lavoro spagnolo ha aperto un'indagine sui processi di assunzione di Meccti. Joaquín Pérez Rey, segretario di Stato spagnolo per l'occupazione, ha descritto la presunta condotta dei reclutatori come "comportamento intollerabile che viola la dignità ei diritti fondamentali di queste donne".