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    ANDREA CASSARA', QUAL E' LA VERITA'? L’EX SCHERMIDORE CHIEDE IL RITO ABBREVIATO PER LE ACCUSE DI TENTATA PRODUZIONE DI MATERIALE PEDOPORNOGRAFICO – L’EX ATLETA È STATO ACCUSATO DI AVER TENTATO DI FILMARE DUE 17ENNI MENTRE SI STAVANO FACENDO LA DOCCIA NELLO SPOGLIATOIO – CASSARÀ RILASCERA’ DICHIARAZIONI SPONTANEE ALLA PROSSIMA UDIENZA. IL SUO AVVOCATO: “QUEI FILE NEL SUO TELEFONINO NON SONO MAI ESISTITI” – LA FEDERAZIONE ITALIANA DI SCHERMA NON È STATA AMMESSA COME PARTE CIVILE


     
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    Estratto dell’articolo di Mara Rodella per www.corriere.it

     

    ANDREA CASSARÀ ANDREA CASSARÀ

    Come prevedibile non si è presentato in aula, per l’udienza preliminare. Non stavolta. Ma lo farà. Il profilo basso da mesi, la scelta di evitare i clamori il più possibile. Tanto che – per voce del suo legale, l’avvocato Enrico Cortesi (Foro di Bergamo) – ha preannunciato che chiederà di essere processato con il rito abbreviato Andrea Cassarà: l’ex schermidore azzurro originario di Passirano oggi allenatore risponde di tentata produzione di materiale pedopornografico. Il giudice deciderà nel corso della prossima udienza, fissata al 18 febbraio.

     

    Il gup Andrea Guerrerio ha ammesso la costituzione di parte civile di due ragazzine, presunte vittime entrambe diciassettenni. Non è stata ammessa dal giudice, invece, la federazione italiana scherma.

     

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    Ad accusare Cassarà furono proprio le due minorenni, le quali hanno denunciato in tempi diversi, a distanza di alcune settimane, nell’autunno di un anno fa. Era il 20 ottobre 2023. Smartphone alla mano, l’ex campione avrebbe cercato di riprenderle mentre si stavano facendo la doccia — una era di schiena e non avrebbe visto nulla — nello spazio appositamente adibito del centro sportivo San Filippo [...]

     

    Perché «dopo essersi introdotto nello spogliatoio» antistante, femminile, dove non c’era nessuno, avrebbe «azionato la fotocamera del suo telefono cellulare» e «introdotto il dispositivo attraverso un varco comunicante con la zona docce in cui c’erano due ragazzine di sedici anni completamente svestite», compiendo quindi «atti idonei e diretti in modo non equivoco a riprenderle nude» nel momento in cui si trovavano in doccia, recita il capo di imputazione formulato dal sostituto procuratore Ettore Tisato, titolare del fascicolo.

     

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    La difesa ha prodotto in aula una serie di indagini di parte e documentazione, tanto che il pm ha chiesto i termini per analizzarli (aspetto che ha fatto slittare l'ammissione formale al rito abbreviato). E Cassarà dovrebbe rilasciare dichiarazioni spontanee per chiarire la sua posizione nella prossima udienza […]

     

    Dalla relazione tecnica condotta sullo smartphone di Andrea Cassarà depositata dal consulente del pm emergerebbero tracce di file cancellati, presumibilmente foto, ma non si esclude video: prodotti in orario compatibile con quello in cui Cassarà sarebbe stato ripreso dalle telecamere del San Filippo. […]

     

    «Nego con fermezza gli addebiti che mi vengono contestati dalla Procura di Brescia e confido che verrà al più presto accertata la mia estraneità ai fatti. Mi difenderò in tutte le sedi dalle accuse» aveva fatto sapere lui lo scorso giugno, a indagini chiuse: «Non ho mai posto in essere la condotta che mi viene contestata, tanto che le indagini tecniche dell’accusa hanno accertato che nel mio telefono non fosse presente alcun file pedopornografico».

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