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    “LA GENTE MI CHIEDE ANCORA: ‘MI DICA CHE SONO UNA MERDACCIA’” - ANNA MAZZAMAURO: “IL PERSONAGGIO DELLA SIGNORINA SILVANI È STATO INVENTATO DA PAOLO VILLAGGIO - QUANDO LUCIANO SALCE, TRA LE ATTRICI BRAVINE MA BRUTTARELLE SI RICORDÒ DI ME, PENSAI: EVVAI, MI HANNO CHIAMATO AI FASTI DEL CINEMA. E MI PRESENTAI COTONATA, TRUCCATA, CON LE CALZE A RETE. APRÌ LA PORTA: ‘PERDONAMI ANNA, MA TI RICORDAVO PIÙ BRUTTA’. PAOLO RISOLSE TUTTO, PARLÒ CON LUCIANO: ‘GUARDA CHE È BRUTTA’…”


     
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    Estratto dell’articolo di Silvia Fumarola per “la Repubblica”

     

    ANNA MAZZAMAURO 44 ANNA MAZZAMAURO 44

    Una vita da signorina Silvani, con ironia. «Sono talmente innamorata di lei che la porto a teatro» racconta Anna Mazzamauro, che in autunno porterà lo spettacolo Come è ancora umano lei caro Fantozzi in giro per l’Italia. «È anche un omaggio per l’unico uomo che mi abbia veramente amato». Autoironica, travolgente, a 84 anni è piena di energia: «Il lavoro è la mia vita, pensare alla mia età, è una pugnalata […]».

     

    Come definirebbe la sua eroina?

    «Atipica. La signorina Silvani ha detto a tutte le donne atipiche: siate convinte di fare innamorare un uomo, le ha incoraggiate. […] La Silvani è la mia dannazione e la mia felicità».

    anna mazzamauro signorina silvani anna mazzamauro signorina silvani

     

    Come nasce?

    «È stata inventata da Villaggio in scrittura, con il “rosso-sesso” dei suoi vestiti. Ho sviluppato il personaggio pensando a come era vestita mia madre […]». […] «Ha segnato tutta la mia carriera. La odio e la amo… La possibilità di considerare le donne stronze esiste, ce ne sono, specie nel nostro ambiente. […]».

    ANNA MAZZAMAURO ANNA MAZZAMAURO

     

    Com’era Paolo Villaggio?

    «Ironico, uno splendido compagno di viaggio. Si preoccupava quando Salce girava le nostre scene: “Luciano, hai ripreso bene Anna?”. Ma in tanti anni non siamo mai diventati amici. Mi spiegò: “Frequento solo attori ricchi e famosi”. Oggi gli avrei detto: “Ma vaff…”, allora, rispettosa, ho taciuto».

     

    Le dispiaceva?

    ANNA MAZZAMAURO DE SICA 2 ANNA MAZZAMAURO DE SICA 2

    «Sì, soffrivo di questa mancanza di amicizia. Sembravamo due attori della commedia dell’arte, inventavamo… […] Lo vedevo frequentare Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, forse soffrivo un po’ di invidia: perché loro sì e io no?».

     

    È vero che all’inizio avrebbe dovuto interpretare la signora Pina?

    ANNA MAZZAMAURO ANNA MAZZAMAURO

    «Quando Salce, con cui avevo già lavorato in teatro con Giorgio Albertazzi, tra le attrici bravine ma bruttarelle si ricordò di me, pensai: evvai, mi hanno chiamato ai fasti del cinema. E mi presentai cotonata, truccata, con le calze a rete. Aprì la porta: “Perdonami Anna, ma ti ricordavo più brutta”. Paolo risolse tutto, parlò con Luciano: “Guarda che è brutta”. Poi decise che dovevo fare l’oggetto del desiderio del ragioniere Ugo».

    ANNA MAZZAMAURO SIGNORINA SILVANI FANTOZZI ANNA MAZZAMAURO SIGNORINA SILVANI FANTOZZI

     

    Alla fine è un personaggio che l’ha fatta amare per sempre, no?

    «La gente mi chiede ancora: “La prego, mi dica che sono una merdaccia, grazie”. Meraviglioso […]».

     

    Quando ha deciso di fare l’attrice?

    «[…] Di notte, recitavo di nascosto in bagno. […] papà era un uomo di destra, diceva no e basta […] per lui un figlia che desiderasse recitare era in nuce una prostituta». […]

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