Edoardo Sassi per il “Corriere della Sera - Edizione Roma”

Dunque, quando proprio non sono fondamentali - e non lo sono quasi mai - meglio forse lasciar stare i principi (accento sulla prima «i») concentrandosi sull' immane lavoro da fare. Il consiglio, non richiesto, è rivolto a sindaca e assessora, Virginia Raggi & Pinuccia Montanari, le quali due giorni fa hanno annunciato il loro (sacrosanto) impegno per il recupero della derelitta Villa Pamphilj.

la sindaca di roma virginia raggi (6)

Ma lo hanno fatto con un comunicato che ha del comico, alla Totò (chi l' ha scritto? ma soprattutto, in Comune, chi l' ha autorizzato?): Titolo: «Campidoglio, con il principe Doria per rilanciare Villa Pamphilj». Proseguendo si legge, testuale, che Raggi e assessora «hanno incontrato il Principe Marco Andrea Doria» (con la «P» maiuscola!).

Ora, delle due l'una: o il Comune, proprietario della Villa un tempo di proprietà Doria-Pamphilj (non Doria) e poi oggetto di un complesso esproprio, fa da sé (meglio); oppure, se proprio per garbo e stile vuol consultare i principi Doria-Pamphilj, meglio sarebbe stato consultare quelli veri , figli adottivi ed eredi di donna Orietta, ultima proprietaria della Villa, morta nel 2000.

VILLA PAMPHILIJ

Marco Andrea Doria, per carità, sarà principe anche lui e discendente del casato. Ma se, come si spera, è stato chiamato non per i natali ma per il suo noto e benemerito impegno pro-Villa, che ci azzeccava il principesco «inchino» della più alta istituzione cittadina?