1 - MONDA, MALANGA E LA SORELLA DI BETTINI GUALTIERI SUL RED CARPET CHE SCOTTA
Lorenzo d'Albergo Marina de Ghantuz Cubbe per “la Repubblica - Edizione Roma”
caterina caselli antonio monda foto di bacco (1)
Saranno 20 giorni di fuoco. « Una guerra » , dicono i deputati piddini più interessati alla partita, dimenticandosi per un attimo che le bombe, quelle vere, piovono in Ucraina. La battaglia in questione, tutta romana, è quella delle nomine. Una saga infinita. Stavolta si combatte in zona Auditorium, su un red carpet improvvisamente troppo stretto per contenere tutti i protagonisti di questa storia.
È che la Festa del Cinema di Roma sta per diventare un party a inviti. E che soltanto alla fine, quando i nomi degli ospiti saranno messi una volta per tutte nero su bianco, si saprà di chi è la mano che li avrà distribuiti. Se, insomma, sarà quella del sindaco Roberto Gualtieri.
gianluca farinelli
Per ora l'inquilino del Campidoglio si è riservato il primo colpo. O meglio, la prima telefonata. Ha alzato la cornetta (convincendo anche il ministro della Cultura, Dario Franceschini, a seguirlo) per portare a Roma Gian Luca Farinelli. Il direttore della Cineteca di Bologna è il nuovo presidente del cda della Fondazione Cinema per Roma e sarà lui a fare il nome del direttore artistico entro i prossimi 20 giorni.
Paola Malanga
È la prima volta nella storia della Festa che il sindaco delega la scelta. E sarà pure la prima edizione della kermesse senza Goffredo Bettini nel consiglio di amministrazione. Un dettaglio non secondario. Da lì, dove sedeva in rappresentanza dell'Istituto Luce, il dirigente del Pd si è dimesso dopo le frizioni con palazzo Senatorio proprio sul dossier nomine. Politica e veleni.
Prima, però, nomi e facce di chi aspetta l'invito al party. Oggi la mente della Festa del Cinema è Antonio Monda. O meglio, lo è da sette anni. Poi c'è Paola Malanga, volto nuovo. Vicedirettrice di Rai Cinema, sta scalando in fretta la gradinata che porta al Parco della Musica. Da più parti, le voci rimbalzano anche in Campidoglio, si dà il suo ingaggio per fatto. Proprio al posto di Monda.
GUALTIERI FRANCESCHINI
E il direttore? Valutazioni in corso. Potrebbero offrirgli un ruolo alternativo. Tra le ipotesi circola quella che lo vorrebbe alla guida della sezione internazionale di una Festa pronta a tornare Festival. Com' era stato progettato fino al 2014, con premi e giuria alla moda veneziana. Un'impostazione tanto nuova, quanto vecchia. Con Monda, i dettagli contano e qui tornano prepotentemente in primo piano, più defilato.
fabia bettini
Peggio, inviso. A chi? A Goffredo Bettini. L'ideologo dem - non chiamatelo così, non gli piace - da mesi fa apparentemente di tutto per tenersi lontano dalle questioni romane. « Sono fuori dai giochi», mette le mani avanti con gli amici. « Non mi interesso più di niente » , assicura ai deputati che gli chiedono un giudizio sui primi mesi di consiliatura Gualtieri. La rottura di novembre è stata forte. Da una parte il sindaco a rimarcare l'investitura popolare e i diritti che ne conseguono: « Decido io » .
antonio monda laura delli colli foto di bacco
Dall'altra il guru colpito e offeso. Mortalmente, tanto da dare le dimissioni dal cda di Cinema per Roma. Ecco, alla base di quel bisticcio, ci sarebbe Monda. Bettini, primo presidente della Fondazione Cinema per Roma, lo vorrebbe fuori dalla Festa. O dal Festival. O da quel che sarà. Una volontà che nascerebbe da un'antipatia a sua volta figlia dei rapporti (pessimi) tra Monda e la sorella di Goffredo, Fabia, che dirige la sezione "Alice nella Città" della manifestazione.
virginia raggi oliver stone fabia bettini foto di bacco
Riecco la guerra, combattuta a suon di anteprime ed esclusive, di vip e ospitate. Per comprendere il tenore dello scontro, basta consultare Facebook. In uno dei suoi ultimi post, prima di Natale, Fabia Bettini augurava alla Festa «di aprirsi, di creare un nuovo corso, costruendo un progetto davvero aperto e inclusivo che possa vivere 365 giorni l'anno, non solo 10 giorni. Una Festa non ombelicale che possa essere davvero sentita in città, che valorizzi le sue tante bellezze » .
Quindi un auspicio lasciato così, sotto l'albero: « Portiamo donne competenti e con curriculum nelle governance culturali, nei ruoli chiave, e cerchiamo di svecchiare questo piccolo mondo antico. Serve coraggio, ne abbiamo davvero bisogno » . Ora, a tre mesi di distanza, prende a circolare con insistenza il nome di Paola Malanga. Chi la inviterà alla Festa?
2 - LA DIRIGENTE RAI CHE PIACE AL PD E SA PROMUOVERE I FILM ITALIANI
Lorenzo d'Albergo Marina de Ghantuz Cubbe per “la Repubblica - Edizione Roma”
goffredo bettini a stasera italia
Se si sondano i vertici Rai, la risposta diventa subito un coro: « Si sta per prendere un anno di aspettativa ». Una voce che da chiacchiera di corridoio ( o da ufficio del personale) si tramuta subito in una prova. Paola Malanga è in pole, staccata dal resto della concorrenza, per diventare la nuova direttrice artistica della Festa del Cinema di Roma.
In Campidoglio si limitano a ricordare che la scelta spetta a Gian Luca Farinelli, nuovo presidente della Fondazione Cinema per Roma. Ma la decisione pare già presa: il red carpet diventerà presto la passerella della vicedirettrice di Rai Cinema. Malanga, classe '66, è la fidatissima numero due di Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema.
marina cicogna antonio monda maria elena boschi foto di bacco (1)
E il suo sarebbe un nome che piace. Non solo in ambienti dem, ma anche dalle parti dei 5 Stelle. Negli ultimi anni, la dirigente ha avuto un ruolo chiave nel lancio di diverse opere prime ai festival di Venezia, Cannes, Toronto, Londra e New York. Sua, dice chi ne promuove il nome per Roma, la nidiata dell'ultima generazione di registi proposti al mercato italiano e straniero.
Sì, perché la manager appena entrata nell'orbita capitolina ha guardato spesso e volentieri ai mercati internazionali per Rai Cinema, acquistando produzioni estere da importare. Poi c'è la Malanga critica. Sua la rivista Duel, di cui è cofondatrice. Suo il volume su Truffaut e Bellocchio. Medaglie di un curriculum su cui, a fronte dell'entusiamo in Rai, nessuno si sbilancia ancora nelle stanze dei bottoni capitoline.
laura delli colli martin scorsese antonio monda (2)
«Farinelli non si è nemmeno insediato», ricorda chi lavora con il sindaco Roberto Gualtieri. Lasciando intendere che ci siano anche altre piste oltre alla vicedirettrice di Rai Cinema. Le altre opzioni sul tavolo portano a Silvia Calandrelli, direttrice della testata culturale della Tv di Stato, e a Piera Detassis. Critica cinematografica, è presente all'interno della Fondazione sin dalla prima edizione della manifestazione, nel 2006. Alternative valide, ma le scommesse ora convergono su Malanga.