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FEDERICA CRAVERO per repubblica.it
Contrattava e compiva prestazioni sessuali a pagamento con ragazzi anche minorenni: con queste accuse in mattinata gli agenti della Polizia municipale di Torino hanno portato in carcere un quarantenne cuneese, che faceva l'arbitro di calcio nelle categorie giovanili, accusato di prostituzione minorile.
Le indagini, coordinate dal pm Mario Bendoni della procura di Torino, hanno permesso di individuare almeno cinque vittime. L'inchiesta, che è stata sviluppata in collaborazione dei finanzieri della polizia giudiziaria della procura, era partita da una segnalazione dei servizi sociali in cui veniva indicato che un minorenne era in contatto con adulti con i quali consumava rapporti sessuali a pagamento.
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In seguito sono state disposte diverse intercettazioni telefoniche e una perquisizione domiciliare che hanno confermato i sospetti. Dall'analisi dei supporti informatici sequestrati è emerso che l’indagato (all'epoca dei fatti arbitro di calcio nelle categorie giovanili) aveva intrattenuto numerose conversazioni attraverso chat di WhatsApp e incontri con ragazzi anche minori con i quali aveva contrattato la prestazione di atti sessuali a pagamento.
Spuntano anche casi di ragazzini adescati via internet con richieste di prestazioni sessuali in cambio di poche decine di euro. All'indagato, secondo quanto si è appreso, sono contestati cinque episodi di prostituzione minorile, tre dei quali configurati come "tentativo" perché ai primi approcci via chat non è seguito un incontro. L'uomo ha 40 anni e ha un compagno. Non ha precedenti e conduce un'impresa commerciale. I contatti avvenivano su Planet Romeo, un social network pensato per la comunità gay dove gli iscritti (oltre centomila solo in Italia) si scambiano messaggi, opinioni e informazioni su qualsiasi argomento. Non mancano le testimonianze da Paesi in cui l'omosessualità è proibita.
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Il primo degli episodi contestati risale al 9 ottobre 2013 e riguarda un giovane che all'epoca aveva 17 anni e 11 mesi. L'ultimo è del 2 maggio 2016 e si riferisce a un altro diciassettenne. In entrambi il commerciante ha pagato 50 euro per la prestazione.
I tre episodi classificati come "tentativi" sono del 2015; il più giovane degli interlocutori dell'indagato aveva quindici anni. In nessun caso, a quanto si apprende, le cinque vicende sono legate al mondo del calcio, dove il commerciante è stato arbitro in campionati giovanili. Il reato di "prostituzione minorile" punisce chi compie atti sessuali con minori di età compresa fra i quattordici e i diciotto anni in cambio di un corrispettivo in denaro.
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