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Paolo Scotti per il Giornale
«Perché ultimamente ho fatto poca tv? - si chiede Renzo Arbore -. Perché dalla Rai non mi hanno più chiamato. Nemmeno corteggiato. Forse pensavano che fossi distratto dalla musica o che fossi rimbambito. Gli attuali dirigenti Rai hanno tra i 50 e i 60 anni: avranno pensato che ad 80 anni uno è ormai andato. Lo pensavo anch'io, a quell'età».
Insomma: i festeggiamenti di Indietro tutta! 30 e lode, lo speciale con cui, il mercoledì 13 e il 20 su Raiuno, si ricorderà il trentennale di uno dei «cult» più rivoluzionari del piccolo schermo, sembrano partire col piede sbagliato. Più deluso che eccitato pare Arbore: «Il direttore generale Campo Dall'Orto mi ha chiamato solo quand'è andato via, dicendo Peccato che non ci siamo incontrati. L'attuale dg Mario Orfeo, invece, lo sto ancora aspettando».
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E l'ha aspettato (invano) anche alla conferenza stampa del programma, che Orfeo ha disertato «a causa di un impegno urgente». «Da tempo immemorabile i direttori mi snobbano: chiedo sempre appuntamenti, non me danno mai scuote la testa Arbore -. Eppure io sono affezionato alla Rai, sono l'unico a non averla tradita andando altrove, nonostante abbia ricevuto offerte molto sostanziose. E la nostra, quella di Falqui, di Trapani, di Raffaella e di Corrado, era la televisione più bella del mondo».
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Condotto da Andrea Delogu («Che ha studiato Indietro tutta! al punto di conoscerlo più di me») Indietro tutta ! 30 e lode «non sarà una festa di ex combattenti o reduci chiarisce Arbore -. A parte Nino Frassica, non ho invitato nessuno dei protagonisti di allora, perché nel frattempo sono tutti invecchiati o defunti. Io stesso non potrò più ancheggiare come facevo: sono stato operato all'anca».
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Si tratterà piuttosto di un'ideale lezione universitaria in cui Arbore e Frassica, grazie ad aneddoti e a filmati d'archivio, e a confronto con un pubblico di giovani d'oggi, rievocheranno le 65 puntate del mitico show che, in onda dal 14 dicembre 1987 all'11 marzo 1988, coinvolse una media di oltre 5 milioni di spettatori, e che nella puntata finale raggiunse la cifra record del 50,43 per cento di share, grazie a gag e tormentoni divenuti proverbiali (ricordate il «Cacao Meravigliao»?) e arrivando a trasformarsi in un autentico fenomeno di costume.
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«Trent'anni dopo, Indietro tutta è ancora attuale? - si chiede Arbore-. È proprio quello che cercheremo di capire. Con le nostre Miss Sud e Miss Nord, con le ragazze coccodè o quelle del Cacao Meravigliao ad esempio - noi criticavamo l'uso della donna oggetto. Era satira, anche forte. Il pubblico si divertiva, ma molti fraintesero: pensarono che anche noi usassimo belle fanciulle solo per lustrare gli occhi al pubblico».
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