Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera”
ARMANDO SPATARO
«Di qualche significato per la storia ci sarebbe soltanto l' auspicio che, almeno adesso, tutti coloro che negli anni sul caso Battisti hanno attaccato la magistratura italiana facciano un minimo di autocritica». Adesso che l' allora terrorista dei «Pac-Proletari armati per il comunismo» ammette al pm Alberto Nobili di essere stato giustamente condannato per aver assassinato 40 anni fa due persone e aver concorso a ucciderne altre due, «l' unico evento storico» che Cesare Battisti propizia è che «per una volta - autoironizza Armando Spataro, l' allora pm che nel giugno 1979 insieme al collega Corrado Carnevali e ai giudici istruttori Pietro Forno e Giuliano Turone arrestò Battisti - sono d' accordo con Matteo Salvini», cioè con il ministro dell' Interno che dice di aspettarsi «che chiedano scusa anche gli pseudo intellettuali di sinistra che l' hanno coccolato per anni».
CESARE BATTISTI BRINDA
«Prendo atto di quanto ora dice Battisti - smette di scherzare l' ex pm -, ma il punto è che noi "avevamo" ragione, non è che arriva adesso Battisti a riconoscercela: la verità era stata già scritta per intero, parola per parola, da tutta una serie di sentenze confermate in Cassazione. Sotto questo profilo la sua scelta non aggiunge e cambia nulla.
salvini sull aereo militare verso la libia
Se proprio si vuol provare a cercare un significato dal punto di vista storico, allora trovo appunto auspicabile che facciano un minimo di autocritica tutti coloro, a cominciare da certi "intellò" francesi, che accusavano l' Italia di violare le garanzie e la magistratura di fare processi politici, quando invece il nostro Paese ha sconfitto il terrorismo (per usare la celebre espressione di Sandro Pertini) nelle aule dei tribunali e non negli stadi».
cesare battisti
Ancora oggi Spataro ha stampata in mente la scena di «un convegno universitario a Parigi, dove uno dei relatori francesi continua a ripetere che in Italia c' erano stati i tribunali speciali. Una volta, due volte, alla terza lo interrompo: scusi, ma non può dire falsità simili. Gelo in sala. Lunghi secondi di imbarazzo. Poi si alza uno: «Mi chiamo Oreste Scalzone, e ha ragione il dottor Spataro...», mica male detto dal già latitante esponente di Autonomia Operaia.
matteo salvini all arrivo di cesare battisti foto mezzelani gmt026
Agli inquirenti Battisti è apparso in bilico tra il comprendere la sofferenza arrecata e però l' imbarazzo e la vergogna che le scuse possano sembrare di comodo: «Non mi sento di esprimermi su questo, è qualcosa - osserva Spataro - che appartiene al foro interiore di Battisti e alla sfera dei familiari delle vittime. C' è chi dice che parla così ora perché cerca benefici? Mi sembra marginale anche questo tema. L' ordinamento prevede la possibilità, anche per gli ergastolani a certe condizioni e dopo aver espiato gran parte della pena, di limitati benefici penitenziari: non mi scandalizzerei se tra alcuni anni dovesse provare a chiederli. Ma non vi sono automatismi e saranno i giudici a decidere se concederglieli».
ARMANDO SPATARO
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