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    “L’ARBITRO DONNA? L’HO FATTA DIVENTARE FAMOSA, LE MANDO UN MAZZO DI FIORI” - SERGIO VESSICCHIO, IL TELECRONISTA CHE HA INSULTATO LA GUARDALINEE, A ‘LA ZANZARA’: “LE DONNE NEL CALCIO MASCHILE NON LE SOPPORTO. ERA INGUARDABILE CON QUELLE PROTUBERANZE, LE TETTE, LA CODA DI CAVALLO, COME FA AD AFFRONTARE UN GIOCATORE MASCHIO - LA VERA DISCRIMINAZIONE È L’ARBITRO UOMO CHE ARBITRA JUVENTUS-FIORENTINA FEMMINILE. IL CAPO DEGLI ARBITRI NICCHI SI DIMETTA” – VIDEO


     
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    Da “la Zanzara - Radio 24”

     

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    “Hanno travisato solamente una frase detta in quel modo. E quindi sono finito nel tritacarne. Le donne nel calcio maschile non le sopporto. Questo lo confermo. La signorina non l’ho offesa. Ho detto che è uno schifo che la Figc mandi sui campi di calcio uomini e donne, una promiscuità inaccettabile. Lo confermo questo”.

     

    Sergio Vessicchio, il giornalista campano che ha pronunciato alcune frasi contro un assistente arbitro donna durante una partita locale (e per questo è stato sospeso dall’Ordine dei Giornalisti) a La Zanzara su Radio 24 spiega le sue parole. Hai detto che è impresentabile: “Impresentabile è il fatto che una donna non può entrare tra 22 maschi. Non può starci assolutamente. Se venite qui ti accorgi di che pericoli corre. Innanzitutto sono vessate, malmenate, insultate.

    sergio vessicchio sergio vessicchio

     

    Il capo degli arbitri Nicchi si dovrebbe dimettere. Se ne deve andare, perché voi non sapete cosa succede in Campania. Le donne non vanno ad arbitrare Juventus-Fiorentina, quella è la discriminazione. Le donne stanno con le donne e gli uomini con gli uomini. Per me è un principio basilare. E le donne sono anche migliori, sono superiori, arbitrano meglio. Mentre la classe arbitrale italiana è uno schifo”.

     

    sergio vessicchio sergio vessicchio

    “Se qualcuno pensa che io abbia sbagliato – dice Vessicchio - chiedo scusa. Ma ho detto quello che pensano tutti. Le donne con le donne, gli uomini con gli uomini. Lo pensano tutti. Sono anche più brave le donne. Se volete fare le pulci al fatto che io mi sono espresso male, fatelo pure. Ma questo è il concetto e lo ribadisco. L’altro giorno una partita con quarantamila persone, con donne in gamba, c’era un uomo che arbitrava. Questa è la vera discriminazione che fanno alle donne. Ed è una discriminazione netta, chiara, che fanno i vertici della Figc”. “Quando ho visto la donna in campo – prosegue – ho perso la brocca. Perché mi dà fastidio”. “Ad Annalisa Moccia – dice comunque – mando anche i fiori, chiedo scusa se è offesa ma non ho mai detto che lei è uno schifo. Contro lei non ho nulla. Ma se l’avete vista con tutti quei maschi, era inguardabile, con le protuberanze femminee, la coda di cavallo, in un campo di calcio. Ma stiamo scherzando?” Protuberanze femminee?: “Le tette, no? E si vedevano. Un petto a petto, un tete a tete, come lo vai a fare? Quando i giocatori attaccano gli arbitri e viceversa, come lo andate a fare? Venite a vedere dove si spogliano qui nel Cilento, gli spogliatoi come sono, porte aperte. Non ci sono neppure le porte e le donne che si spogliano, vanno fare il riconoscimento con i ragazzi che tengono ancora l’asciugamano sul basso ventre. Ma scherziamo? E’ uno schifo, uno schifo. Il tete a tete? E’ una cosa ridicola, ma che scherziamo?”. Ma non hanno le tette fuori: “Si, ma la protuberanza si vede. E poi in mezzo al campo non ha quello stile di maschio, non ha la forza, non ha la presenza. E’ fuori luogo, sono impresentabili sotto quest’aspetto. Quindi fiori alla Moccia, l’ho fatta diventare famosa, dai”

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